Cervo Rosso (Cervus elaphus) (Linnaeus 1758)

 

Foto e testi di Maurizio Menegus ©

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Cervo Rosso (Cervus elaphus) (Linnaeus 1758) - Foto e testi di Maurizio Menegus ©

  

   Il cervo rosso è l'ungulato di dimensioni maggiori presente in italia. Fino a circa la metà del secolo scorso era presente in maniera sporadica sopratutto in Alto Adige, poi, grazie a ricolonizzazioni spontanee da Austria, Svizzera e Slovenia si è diffuso in tutto l'arco alpino, raggiungendo attualmente consistenze numeriche decisamente notevoli. Nella seconda metà del 1900, in seguito a reintroduzioni varie da parte dell'uomo e grazie alle condizioni ottimali dal punto di vista alimentare e climatico e al progressivo abbandono dell'agricoltura e dello sfruttamento forestale, si è diffuso anche nella zona appenninica del centro Italia.
   Il maschio adulto europeo pesa dai 100 ai 300Kg con un'altezza al garrese che va dai 105 ai 140cm per una lunghezza sterno-coccigea da 185 a 210cm.
   La femmina ha dimensioni inferiori: peso dai 70 ai 130Kg, altezza al garrese 95 <->110cm, lunghezza 150 <->185cm.
   Le dimensioni possono variare notevolmente in base all'ambiente in cui esso vive. Nella regione alpina i cervi hanno dimensioni mediamente inferiori rispetto a quelli che vivono nell'Europa dell'est e in centro Italia, ciò è intuibile considerando l'Habitat decisamente meno favorevole.
   Difficilmente un maschio di cervo alpino supera i 200Kg di peso.
   L'alimentazione è basata per il 60% da sostanze erbacee e per il rimanente 40% da apici vegetativi, rami, foglie e dalle cortecce di alberi e arbusti mangiate sopratutto nel periodo invernale.
   I due sessi differiscono oltre che nelle dimensioni, anche nella presenza del trofeo (palco) che è una caratteristica esclusivamente maschile (come in tutti i cervidi ad eccezione della renna). I palchi sono due stanghe ossee ramificate che vengono perse in primavera e ricrescono ogni anno.
  
Durante l'estate sono ricoperte da un tessuto vascolarizzato detto velluto che, a crescita ultimata, si stacca a brandelli. Il primo trofeo si sviluppa nel maschio di un anno compiuto ed è solitamente costituito da due semplici stanghe non ramificate. Nei cervi di due e più anni la struttura del palco inizia ad essere ramificata con un aumento di spessore graduale in relazione all'età.
   La struttura tipica del trofeo è costituita da varie ramificazioni dette: pugnale - ago - mediano - punte di corona (tipicamente tre). La presenza dell'ago non è una costante e il numero di punte della corona può variare notevolmente. Sopratutto sulle Alpi non è raro vedere maschi adulti con un palco costituito solamente da sei o otto punte ( 3+3 o 4+4) senza corona, ciò comunque è indice di scarso grado di benessere nel suo ambiente di vita.
   I maschi dell'Appennino e dell'Europa dell'est hanno mediamente un trofeo più sviluppato e pesante.
   Il mantello del cervo è bruno rossastro in estate e grigio-bruno in autunno inverno. Nei primi mesi i piccoli sono caratterizzati da una maculatura bianca.
   Durante il periodo degli amori (settembre - ottobre), nei maschi si sviluppa una folta criniera che aumenta notevolmente le dimensioni del collo.
   Un aspetto che caratterizza il periodo degli amori è il bramito: I maschi dominanti comunicano agli altri maschi il loro rango sociale e il loro controllo sull' Harem delle femmine, attraverso forti richiami simili a rochi muggiti.
   Le femmine in maggio - giugno partoriscono un piccolo (il parto gemellare è molto raro).
 

 

  Ho la fortuna di vivere in un paesino delle Dolomiti Bellunesi, San Vito di Cadore a 10 Km dalla famosa Cortina d'Ampezzo, circondato da montagne stupende e famose in tutta Europa e ricco di fauna.La mia passione per la fotografia naturalistica risale ormai ad una decina d'anni fa e forse più. Il mio rapporto con la Natura Dolomitica è iniziato attraverso la caccia (che pratico tuttora in maniera, credo, coscienziosa e programmata). Il desiderio di imparare a conoscere le abitudini animali, sopratutto quelle degli ungulati (cosa fondamentale per un cacciatore di selezione), mi ha portato ad avvicinarmi al mondo fotografico, utile strumento che coadiuva la semplice osservazione. Ben presto mi sono reso conto però che il DIGISCOPING mi ha aperto un mondo di particolari a me sconosciuto. Grazie ad un po' di ingegno sono riuscito presto ad abbinare una compatta digitale ad un telescopio da osservazione e, visto i risultati, mi sono presto appassionato a questa tecnica che permette di scattare foto a distanza senza per forza andar incontro a spese enormi per munirsi di teleobbiettivi potenti. Un ruolo fondamentale l'hanno svolto i siti dedicati a questa tecnica, come appunto Digiscoping Italia, che consentono di confrontarsi e di imparare molte cose tecniche e non solo, grazie ai commenti che ognuno può associare ad ogni foto postata dagli iscritti e grazie ai consigli di fotografi esperti come Andreas Bossi. 

Questa foto è stata scattata in un parco natura in  Austria durante una gita con la mia ragazza. Le condizioni meteo non erano certo favorevoli inizialmente: pioggia a volontà! Ma poi per fortuna il cielo si è schiarito e ci ha consentito di fare un giro. Come per magia sono usciti i cervi dal bosco e quando ero ad una ottantina di metri sotto a questi selvatici, il maschio ha assunto una posizione ed un atteggiamento che non potevo mancare di immortalare con delle foto!



Mini guide

Introduzione ● - Introduzione al digiscoping
Digiscoping con la reflex
● - Il Binocolo breve guida alla scelta.
● -
Il treppiede e la testa  breve guida
alla scelta.

● - Chiarimenti e semplici indicazioni

una mini guida
● - Tre oculari ed un cannocchiale  un mini test o un gioco?
● - Digiscoping in notturna  Le esperienze e i consigli di un nostro amico.
● - Oculari - e non solo  
Un tentativo di semplificare la scelta e la conoscenza dei dati per conoscere il miglior oculare  da abbinare alla macchina fotografica e al suo obiettivo

Dati dello scatto

Ordine Artiodattili

Sottordine

 Ruminanti
Famiglia Cervidi
Sottofamiglia Cervini
Scientifico Cervus elaphus
   
   
Inglese Red deer
Tedesco Hir-sch
Spagnolo Ciervo rojo o venado
Francese Cerf rouge
Giapponese アカシカ
Portoghese veado-vermelho
Svedese Kronhjort
Fotografo Maurizio Menegus
Cannocchiale Swarovski ATS80HD
Oculare Swarovski
20-60x
Adapter Swarovski  DCA
Macchina Nikon coolpix P 5100
Tempi 1/125
Diaframma f. 3,9
ISO 100
Distanza 80 m.
Esposizione spot
Cavalletto Manfrotto + 128
Mimetismo no
Photoshop Lightroom 2
Plug-in Neat image
Luogo Lienz Tirolo orientale Austria
Data 07.06.2009 ore 17.32
Meteo Sole - Nubi