Ballerina gialla (Motacilla cinerea) (Tunstall, 1771)    .

Foto e testo di Andreas Bossi©

 

Foto del mese 1013  Ballerina gialla (Motacilla cinerea) ) foto di Andreas Bossi ©

 

Scrivere sulla ballerina gialla è abbastanza semplice ma soprattutto quasi inutile vista la sua facile identificazione e la sua larga diffusione. Chi tra noi non ha avuto delle ottime giornate in sua compagnia, chi può dire di non averla mai notata e non aver mai letto nulla sulle sue caratteristiche e abitudini? Tra tutti gli uccelli che si muovono vicino ai corsi d’acqua o nelle zone umide è sicuramente il più facile da vedere e osservare con attenzione. Già il nome comune, “ballerina”, è assai indicativo e spiega chiaramente una delle sue caratteristiche più palesi. Il suo girovagare (cammina, corre ma non saltella) tra i sassi del greto dei corsi d’acqua è frenetico, veloce e ha quella continua e caratteristica movenza dello sbattere la coda con un ritmo ripetitivo.Il suo movimento è così rapido che capita di notare il mosso nelle immagini scattate anche a un 200”.  Le ballerine sono dei passeriformi assai diffusi in Europa, Asia e Africa. In tutto si contano 9 specie di ballerine che fanno parte della famiglia delle Motacillidae (12 specie) che annovera anche la Cutrellola (Motacilla flava) la cui somiglianza, apparente, spesso trae in inganno ma, col tempo e con l’osservazione, si possono distinguere facilmente.

Abbiamo detto che è assai frequente il suo avvistamento ma, in Italia, rimane molto diffidente e non si concede così facilmente all’osservazione come accade in altri paesi che hanno un altro approccio e un'altra cultura nei confronti della natura. Alcune settimane fa ho incontrato una signora spagnola che fa, di professione, la organizzatrice e accompagnatrice di comitive di cacciatori stranieri nel suo paese. Con grande stupore mi raccontava di quanto era rimasta delusa e sorpresa nel constatare come fosse difficile, in Italia, fare semplici avvistamenti e come ritenesse incredibile la diffidenza di animali che in Spagna hanno una grande facilità di avvicinamento e frequentazione con l’uomo. Tra i tanti animali che citava c’era anche la Ballerina gialla e quella bianca che, a suo dire, vengono a prendere il cibo direttamente dalle mani dell’uomo.

In Italia la Ballerina gialla è essenzialmente residente: nidifica nei pressi dell’acqua corrente (fiumi, torrenti, ruscelli, canali, fossi e rive di laghi) ad una certa quota ma anche in pianura; in inverno scende a quote basse, rimanendo sempre molto legata all’acqua. I nostri contingenti vengono rinforzati dai migratori che giungono, di passo, dal nord Europa. Da noi, nel Mugello, è abbastanza comune e spesso mi fa compagnia durante i lunghi appostamenti per ritrarre altre specie. Come succede anche in altre aree d’Italia, non ad altitudini superiori ai 600m sLM., è svernante e la possiamo notare anche d’inverno quando, di norma, dovrebbe migrare per raggiungere il nord Africa e le zone nord del Sahara.

La riproduzione avviene tra marzo e maggio. La Ballerina gialla nidifica nelle cavità rocciose, nei buchi dei muri o sotto i ponti. Alla costruzione del nido, un intreccio di steli ramoscelli e muschio, contribuiscono entrambi i genitori che, di norma, sono monogami e allevano, in media, una covata l’anno ma sono state osservate anche 2 o 3 deposizioni annuali..  Le uova,  da 4 a 6, sono biancastre con puntini grigi. Piccolo di ballerinaDopo un periodo di 12 giorni di cova, nascono i pulcini che rimangono nel nido per altre due settimane ricevendo cibo dai genitori. Questo è il periodo più difficile per noi visto il grandissimo e continuo lavoro della coppia alla ricerca di cibo. Quando i piccoli usciranno dal nido verranno alimentati ancora per alcune settimane ed è questo il momento in cui si possono scattare immagini assai interessanti con uno dei genitori che raggiunge il piccolo lungo il greto del fiume portandogli nel becco insetti di ogni dimensione. Se si ha la fortuna, in questo periodo di svezzamento, di individuare un piccolo abbiamo la possibilità di scattare immagini in molte pose e in atteggiamenti e situazioni assai curiosi.  Mi è capitato di osservare un piccolo che riceveva nel becco una grande libellula dalle dimensioni assai simili a lui.

La specie  raggiunge una lunghezza di circa 18 centimetri con un’apertura alare di 17 centimetri per 20 grammi di peso. Molto delle sue dimensioni è dovuto alla lunga coda nera con penne timoniere esterne molto marcate e di colore bianco. Il piumaggio del petto è giallo brillante nel periodo estivo e cambia in una tonalità più fulva nella stagione fredda. Il dorso invece rimane su toni giallo-verdastri. Numerose le differenze che permettono di distinguere i due sessi: il maschio possiede un sopracciglio bianco e una striscia del medesimo colore, che corre dal becco alla guancia grigio scura. La gola assume tonalità nerastre d’estate e biancastre d’inverno, mentre quella della femmina rimane bianca in entrambe le stagioni. Nelle femmine, inoltre, i colori sono meno definiti e il dorso è di un verde più acceso. I piccoli sono meno vistosi e raggiungono una livrea identificativa solo nel tardo autunno.

 


 

LA FOTO

 

Questa immagine, è stata ripresa in un momento di pulizia del piumaggio. Uno dei rari momenti che la Ballerina si concede allo scatto senza costringerti a rincorrerla inutilmente. Purtroppo si era messa sulla parte posteriore del capanno che, come faccio spesso, si appoggiava ad un tronco d'albero. La situazione era faticosa perché mi costringeva a una torsione del busto ed a un equilibrio precario. In più la luce era assai discontinua e mi costringeva a continue variazioni di esposizione. Fortunatamente la cura del piumaggio mi dava un poco di tempo e sono riuscito a coglierla in questo momento assai “vistoso”.

Questa immagine mi accompagna in tutte le manifestazioni e mostre dove riscuote molto successo. Pur nella grande semplicità e facilità di scatto mi da molte soddisfazioni e rimarrà per molto tra le mie preferite.

 

Grazie a tutti  

 



Mini guide

Introduzione ● - Introduzione al digiscoping
Digiscoping con la reflex
● - Il Binocolo breve guida alla scelta.
● -
Il treppiede e la testa  breve guida
alla scelta.

● - Chiarimenti e semplici indicazioni

una mini guida
● - Tre oculari ed un cannocchiale  un mini test o un gioco?
● - Digiscoping in notturna  Le esperienze e i consigli di un nostro amico.
● - Oculari - e non solo  
Un tentativo di semplificare la scelta e la conoscenza dei dati per conoscere il miglior oculare  da abbinare alla macchina fotografica e al suo obiettivo

Dati dello scatto

Ordine Passeriformes
Famiglia

Motacillidae

Scientifico Motacilla cinerea
   
Inglese Grey Wagtail
Tedesco Bergstelze
Spagnolo Lavandera Cascadeña
Francese

Bergeronnette des ruisseaux

Giapponese キセキレイ
Portoghese alvéola cinzenta 
Russo Восточная горная трясогузка,
Svedese Forsärla
Fotografo Andreas Bossi
Cannocchiale Baader Scopos 66 APO
Oculare  diretto T2
Adapter T2
Macchina  Olympus E-420
Tempi 1/125
Diaframma  f. 6
ISO  200
Distanza  20
Esposizione  Manuale
Cavalletto  appoggiata a terra
Testa  -
Mimetismo capanno
Software Adobe Photoshop Elements 10
Plug-in   Livelli -
MC
Luogo  Comano
Data 16/10/2009 ora 15:48
Meteo Sereno