Il
concorso Swarovski
2009
L'ozio e il piacere della domenica in casa con amici, questi sono i due motori che ci hanno portato a curiosare in rete fino ad arrivare al sito della Swarovski e consultare il concorso "World wide digiscoper of the year 2009" conclusosi alla mezzanotte del 31 ottobre 2009.
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La cosa che più affascina
di questa manifestazione è la sua partecipazione a livello mondiale. Non
ci sono dubbi che è la manifestazione del nostro settore che coinvolge
il più ampio spettro di paesi e risulta quindi il palcoscenico più
variegato e curioso per potersi rendere conto di come va il digiscoping
e come maturano gli appassionati a seconda degli stimoli che gli vengono
offerti.
Tra noi, davanti al monitor, c'erano
digiscoper e anche fotografi che usano un attrezzatura "tradizionale"
con super tele. Dopo aver navigato e osservato a casaccio abbiamo deciso
di fare le cose con maggior metodo e curiosità così da compilare una
nostra classifica, che non renderemo nota per questioni di correttezza
nei confronti di una giuria specializzata la quale ancora non ha
iniziato il suo, difficile, lavoro. Nel fare questo ci siamo organizzati
e abbiamo compilato una serie di pagine con Excel che ci hanno fornito
dei dati davvero curiosi. Bisogna considerare che abbiamo potuto
consultare (circa 4 ore) solo le immagini che potevamo vedere nel sito
quindi, sicuramente, non erano tutte. Comunque abbiamo potuto visionare
ben 141 fotografi molti dei quali presentavano diverse immagini.
Non ho idea di quante immagini abbiamo visto e commentato ma erano
davvero moltissime. Potete andare anche voi a divertirvi e trarre le
vostre conclusioni (
http://www.digiscoperoftheyear.com)
Nel sito, per una questione tecnica, vengono fatte vedere una diecina di
immagini alla volta e per vederne di nuove è sufficiente chiedere al
nostro browser di ricaricare la pagina. Oltre alle immagini vengono
forniti anche alcuni dati sulla attrezzatura e il luogo dove l'immagine
è stata scattata. Questa formula è molto interessante perché ci consente
di vedere sia i luoghi di scatto come la potenza del cannocchiale.
Purtroppo non tutti hanno aggiunto l'immagine che permette questo
controllo e molti fotografi hanno inserito immagini non in digiscoping.
Noi siamo stati rigorosi ed abbiamo visionato e catalogato solo le
immagini in digiscoping.
141 fotografi di 27 paesi sono
già una bella stima che ci porta a delle conclusioni lusinghiere e
davvero stimolanti. Pensate che l'Italia è al secondo posto come numero
di partecipanti (16) battuta solo dalla fantastica Spagna (44) che è ad
un livello davvero sorprendente sia come numero che come qualità. Siamo
davanti alla Francia (13) che ha molti digiscoper a livello mondiale.
Sorprendente è la quasi assenza di paesi con una grande tradizione sia
naturalistica che nel digiscoping. Stiamo parlando dell'Inghilterra (2)
e dell'Olanda (2). La Slovenia ha solo 3 fotografi ma ad un livello
molto alto sia per tecnica che per gusto dell'immagine. L'Austria, con i
suoi nove fotografi, dimostra la sua passione per gli ungulati e una
tecnica molto superficiale con immagini sempre poco composte e molte con
vignettatura evidente. Quello della vignettatura è una cosa che abbiamo
notato troppo spesso in molti fotografi di tutti i paesi. Pur avendo
attrezzature di rilievo non c'è un attenzione tecnica che permetta di
valutare serenamente un immagine. Anche i francesi, da sempre più
ornitologi che fotografi, dimostrano, nella media, poca ricercatezza
nella composizione. Discorso a parte va fatto con i fotografi spagnoli
che sono davvero ad un livello così alto da risultare quasi
irraggiungibili. Non solo per la qualità della composizione ma anche
quella del colore e della definizione. Con loro si può parlare anche di
scelta di soggetti d'interesse documentaristico.
Pur
con i suoi 10 partecipanti anche la Tailandia e la Malesia (2)
hanno delle carte davvero interessanti in gioco. Qualità tecnica e
compositiva denunciano il grande interesse che da molti anni c'è in
questi paesi d'oriente. Tra i paesi orientali ci hanno stupito l'assenza
dell'India, che ha fotografi di riconosciuta fama, e la presenza esigua
del Giappone con immagini davvero al limite della loro conosciuta
tradizione.
Ma torniamo alla Spagna e all'Italia. La
nostra partecipazione è davvero sorprendente anche per numero. Mai ci
saremmo aspettati di avere un bacino di interesse così numeroso.
Il
livello di qualità non è per niente omogeneo e troppo spesso manca un
attenzione compositiva. Immagini con il soggetto centrale e con grossi
dislivelli di proporzione non ci danno molte chances a livello mondiale.
Un paio di fotografi sono ad un livello tecnico molto buono ma molto
discontinui in quello grafico. Per molti il digiscoping è ancora uno
strumento legato alla documentazione didascalica del soggetto e fatica a
diventare una vera espressione fotografica naturalistica. Noi da molto
tempo cerchiamo di evidenziare questo fatto ma, evidentemente, è ancora
molto presto per questo passo che in Spagna è oramai consolidato. Gli
spagnoli, oltre ad essere numerosi, hanno molta più competizione ed
amicizia tra di loro e possono contare su due siti-forum che danno non
solo consigli tecnici ma organizzano incontri, manifestazioni e mostre.
Questo li ha portati, in questi anni, ad un livello davvero invidiabile.
Hanno già superato abbondantemente la fase della raccolta di immagini
campione e sono passati all'immagine che è espressione artistica oltre
che di studio dei soggetti. Sono conoscitori dell'ambiente e della
tecnica per poter raggiungere un risultato che supera la mera "cartolina".
Probabilmente sono anche molto competitivi e credono nell'espressione
del web come strumento divulgativo e di confronto certo è che la loro
presenza, come paese, alla manifestazione della Swarovski (pur non
essendo il cannocchiale da loro più usato) è in numero tale da non
rappresentare il dato reale di percentuale di appassionati con altri
paesi come l'Inghilterra e l'Olanda che vantano un grandissimo numero di
digiscoper.
Sicuramente l'Italia non ha così tanti digiscoper da
guadagnarsi il secondo posto ma questo la dice lunga sul carattere del
digiscoper italiano che ha scoperto questa tecnica da pochissimo ma ha
voglia di cimentarsi e competere. L'importante è imparare da queste
esperienze e vedere il lavoro degli altri come strumento di analisi. La
strada imboccata sembra essere quella giusta.
Tra i
partecipanti di questo anno ci sono personaggi noti al nostro forum e
altri che non abbiamo mai incontrato neanche nel web. Conoscendo molti
digiscoper italiani ci siamo sorpresi del basso numero di partecipanti
tra quelli che hanno per soggetto i volatili in confronto agli ungulati.
E' vero che il marchio Swarovski è molto diffuso e conosciuto tra i
cacciatori che stimano anche i famosi strumenti ottici di puntamento per
i fucili, ma il concorso è aperto a tutti i tipi di cannocchiali anche
se, di norma, vengono premiate immagini prodotte con gli strumenti del
marchio sponsorizzatore. Ma la cosa che dovrebbe più entusiasmare è
quella di partecipare e confrontarsi. Non è assolutamente necessario
vincere. Mi auguro quindi che, per la prossima edizione, si facciano
avanti tutti quelli che si sono astenuti e che si possa arrivare a
mettere in crisi la giuria internazionale con immagini di qualità "Made
in Italy".
A proposito di giuria, non conosciamo chi e
come dovranno fare il loro lavoro, ma, questo anno, avranno un gran
d'affare visto l'alto numero di immagini di qualità. Ci è venuta
spontanea la proposta di dividere le sezioni in Volatili, Mammiferi e
Rettili. Questa operazione li toglierebbe da un grosso impiccio.
Ecco alcuni grafici che riassumono il nostro faticoso ma divertente
lavoro.
Come vedete dal
grafico dei cannocchiali più usati, è il marchio di casa che la fa
da padrone seguito dalla Zeiss e Kowa. Sorprende il basso numero di
Leica ma questo potrebbe essere dovuto alla scarsissima
partecipazione di quei paesi dove il marchio è leader oltre che alla
recente presentazione del nuovo modello dopo anni di attesa. La
crescita del Kowa dimostra che non ha mangiato clienti ai marchi
storici che sono rimasti saldi nelle loro posizioni ma che il
digiscoping è in ascesa e sono i nuovi digiscoper il cliente che si
orienta verso questo cannocchiale che fa della qualità, potenza e
accessori il suo punto di forza. La stabilità dello Zeiss conferma
la sua alta qualità ed affidabilità pur non avendo avuto nessun
aggiornamento o redesign da anni. Nikon è ancora presente, in buona
posizione, ma senza i nuovi modelli che dovrebbero garantirgli un
salto di qualità.
Quello che sorprende, tra le
macchine fotografiche, è il calo di presenze della vecchia e
gloriosissima Nikon Coolpix 4500 che, vista la sua età, mantiene
comunque una posizione invidiabile. Per rimanere in casa Nikon è la
P5100 la macchina vincente tra i nuovi modelli e la P6000, anche in
considerazione della sua difficile compatibilità, ha una presenza
davvero esigua come quella, tra le compatte, delle Canon di
alto livello. Anche nel mondo Canon due solide e vecchie certezze
hanno il sopravvento su tutte le altre. Parliamo della Canon
PowerShot 570 IS e la Powershot A95 che, con la loro somma, portano
il marchio al primo posto di presenze.
Canon Nikon
e Sony sono di gran lunga i marchi più usati dai digiscoper i quali
hanno incominciato ad usare molto anche le reflex. A proposito di
reflex e del loro difficile incontro con il nostro mondo, dobbiamo
far notare che le immagini analizzate ci hanno convinto per la
qualità della profondità colore e, sorprendentemente, per la messa a
fuoco. C'erano più immagini, in proporzione, con problemi di
messa a fuoco tra le compatte e, a memoria , nessuna tra le reflex.
Ci riserviamo di rendere noto il grafico sulla qualità tecnica
appena si concluderà la premiazione del concorso.
Teniamo a ribadire che la nostra è e vuole essere un analisi del
tutto parziale e superficiale perché non possiamo avere la certezza
di aver visto tutte le immagini partecipanti ma.... ci sembrava
interessante rendere note le nostre considerazioni su aspetti che
solo una manifestazione come questa ci poteva dare.
Un
plauso alla Swarovski che da anni porta avanti questa manifestazione
e che è stata capace di darle una forma così internazionale come
pochissime altre iniziative hanno.
Penso che
potremmo continuare il discorso nel nostro forum e portare avanti,
insieme, un analisi del nostro mondo e degli sviluppi inevitabili ai
quali dobbiamo partecipare tutti in maniera compatta ed analitica.