Il concorso Digiscoper of the Year 2011

 

 

    Anche quest'anno si è concluso il Digiscoper of the Year DOY 2011 con un numero impressionante di partecipanti, paesi, ed immagini.


DOY 2011

 

   Prima di ogni commento desidero comunicare a nome personale e, sono sicuro, a nome di tutti i digiscoper italiani i nostri complimenti ed auguri ai 3 primi classificati: l'americana Tari Tanaka (finalmente una donna ai primi posti nel digiscoping), lo spagnolo Mario Cea Sanchez ed il suo connazionale Miguel Angel Munoz Herrero. Tre immagini di grande effetto e ottima tecnica.

   Un plauso va fatto alla Swarovski che, da sei anni, è la madre di questo concorso gestendolo con un sito assai efficiente e completo.
   Più degli altri anni la consultazione è stata veloce e particolareggiata con una gestione del database molto pratica. Un concorso mondiale deve avere caratteristiche professionali e ... molte erano all'altezza dell'impegno.
Per chi è abituato a consultare e studiare un immagine è stato un gran bell'esercizio.
   Come sempre anche questa volta si sono scatenate critiche e lodi ma, lo sappiamo, questo doveva essere messo in cantiere. La valutazione di ogni singolo giurato e il suo "verdetto" non può e non deve essere commentato .. a meno di motivazioni evidenti e inconfutabili.
   Molte sono state le tradizionali immagini con soggetti nel bel mezzo del formato, molte con errori e difetti ma sono decisamente aumentate le immagini di qualità arrivando, per alcune, ad un livello di grande qualità sia estetica che tecnica.
   1200 immagini sono un numero davvero considerevole e consultarle tutte è stato un lavoro immane ma ... ce l'abbiamo fatta!
   Indubbiamente il digiscoping ha raggiunto un tale livello di qualità e "destrezza" tecnica che risulta molto difficile riuscire, come alcuni anni fa, a definire se l'immagine è stata realizzata con un tele e fatta passare per digiscoping. Un esempio è proprio la seconda classificata che pochi anni fa avrebbe scatenato molte perplessità. Oggi sappiamo, grazie anche al nostro Claudio Montuori, che tali immagini sono fattibili.
   Ricordo ancora un commento fattomi due anni fa, in un forum di fotografia naturalistica, da uno di quei fotografi che credono di avere il "segreto" della fotografia e che hanno paura di ogni novità ed evoluzione non riuscendo a vedere o intravedere le possibili evoluzioni di una tecnica, il quale mi disse che "... il digiscoping non è e non farà mai parte della fotografia naturalistica. ..." Bene ... spero abbia visto le immagini del concorso e mi legga ... spero si rimangi quell'avventato commento. Riviste famose per la loro attenzione alla qualità dell'immagine oramai pubblicano e specificano le immagini realizzate con i cannocchiali.
   Vero è che pochi si sarebbero aspettati un'evoluzione così repentina e qualitativa dei cannocchiali e dei loro oculari (forse la parte più evoluta e innovativa del nostro strumento) Altrettanto sviluppo hanno avuto le macchine fotografiche, sia compatte che reflex, tale da poter superare limiti tecnici e pratici che sembravano insormontabili. Il DOY di questo anno è stato rivelatore su questo fronte presentando un numero mai visto precedentemente di immagini realizzate con macchine recentissime ed un aumento considerevole di reflex e EVIL.

   Queste considerazioni non devono e non possono prescindere da due considerazioni altrettanto palesi che fanno del digiscoper un appassionato speciale:

1) - La voglia di sperimentare e cercare soluzioni - questo è un motore fondamentale che identifica ogni digiscoper e lo pone come architetto, operaio e fruitore finale, di un "cantiere sempre in evoluzione".

2) - L'amore e la passione prima di tutto per il soggetto ripreso al di là della resa fotografica artistica - è un elemento che caratterizza la maggioranza dei digiscoper ed è lo stesso che per molto tempo ha limitato le valutazioni delle fotografie proposte. Oggi, che la maggior parte dei digiscoper si sono fatti delle solide spalle sulle tecniche della fotografia, con molta serenità si sono rivolti anche a ricerche estetiche che stanno dando i loro frutti.

   Un altro elemento da non sottovalutare è l'interessamento e il passaggio al digiscoping di fotografi, anche affermati, che hanno corredato anche di un cannocchiale il loro parco ottiche. La loro bravura e gusto ha stimolato ed evoluto la figura del vecchio digiscoper.
   Alla luce di quanto detto e della mia esperienza come giudice devo fare, prima di tutto, un complimento a tutti i partecipanti per la sportività e voglia di partecipare ad un tale concorso che è uno degli stimoli personali più costruttivi e formativi che abbiamo.
   Quest'anno non sono stati solo gli spagnoli a partecipare in massa ma anche tedeschi, inglesi, statunitensi.e olandesi. Chiaro quindi che tra i primi 20 un quarto sono spagnoli (5) seguiti dagli olandesi (4), statunitensi (3) e dai tedeschi (3) il resto (5, un altro quarto) è rappresentato da presenze singole di altri paesi.
   La cosa che ci deve far più pensare è che i secondi per numero di presenze eravamo noi italiani ma ... non siamo in classifica se non per una presenza di Claudio che ha portato un buon numero di immagini ma soprattutto di grande quallità tecnica e formale. Che dire? Andate al sito della galleria e consultate le 180 foto italiane osservandole solo da un punto di vista formale. Saltando alcune di Claudio e Larix il cui valore di ricerca tecnica e grafica è indiscusso (forse solo per noi?).
   Un gran numero sono immagini centrali e terribilmente ferme. La luce è buona per la maggior parte delle immagini ma non viene interpretata ne fa parte attiva del contesto. Lo sfondo è buono ma non sempre stacca il soggetto o interpreta uno stato emotivo emozionale. Vignettature, sfuocature, mancanza di definizione, sovra o sotto esposizioni non sono tollerabili. Grafica, tecnica, luce, ironia e anche difficoltà e importanza scientifica del soggetto sono gli elementi di giudizio tipici di un concorso.
   Credo ... siamo tutti d'accordo ... che la foto di un concorso deve avere molto di più di un'immagine didascalica. Ecco perché è importante confrontarsi in un concorso .. proprio per capire quale deve essere il nostro prossimo passo verso la realizzazione di un immagine che ci piaccia ma che sia anche capace di esprimere ad un gran numero di persone perché ci è piaciuto farla e cosa avevamo sentito in quel momento. Ne riceverà un grande stimolo la nostra personale ed intima voglia di ritrarre di nuovo i soggetti che tanto amiamo. In poche parole .. non facciamolo per gli altri ma per noi stessi.
   Ma torniamo al concorso ed alle sue statistiche.

Totale paesi partecipanti   46 paesi dichiarati dalle schede di immissione delle immagini sono tanti ma sono, in realtà, meno perchè non per tutti era chiaro che si sarebbe dovuto mettere il proprio paese e non quello dove la foto era stata scattata. Questo piccolo problema non è grave perché, anche se fossero stati verosimilmente 40 i paesi di origine dei partecipanti, il numero è sempre molto alto e significativo di quanto interesse e quanto si sia diffuso il digiscoping nel mondo. Allo stesso tempo è un ottimo traguardo per il concorso.
   Un altro piccolo problema si è venuto a creare con un partecipante orientale che, forse perché poco conoscitore della lingua della form di iscrizione, si è iscritto due volte con due nomi e paesi differenti. La cosa salta all'occhio perché ci sono immagini identiche o frutto della stessa sessione di scatto.
   Da notare la diffusione dei paesi che copre tutti i continenti. Curioso notare l'aumento della presenza della Svizzera che è anche il primo paese straniero tra gli accessi al nostro sito, ma questo non è l'unico esempio visto che la presenza per la prima volta della Russia corrisponde al secondo paese del nostro sito e così anche del Brasile che è il quinto paese preceduto da Belgio e Inghilterra. Sarà un caso?
Paesi tra i primi 20 classificati   Altro grafico interessante è quello dei paesi tra i primi 20 selezionati dalla giuria, dove Spagna e Olanda sono poco meno del 50% e dell'altro mezzo un quarto se lo dividono Germania e USA.
   Non molto chiaro era il numero di foto che poteva inserire il partecipante. Inizialmente sembrava fossero solo 10 ma poi si è visto che il numero non era limitato e alcuni hanno dato sfogo alle loro possibilità.
   Altra nota curiosa che ha fatto molto parlare era la possibilità per ogni frequentatore iscritto al sito di dare una valutazione ma pochi hanno capito che andavano anche selezionate 10 immagini da posizionare in una personale classifica che compariva subito sopra le immagini. La cosa che ha fatto più discutere era proprio il fatto che tale classifica avrebbe contribuito al giudizio finale del concorso. Il testo delle condizioni di partecipazione cita proprio "...Registrandosi, il visitatore ha la possibilità di selezionare e valutare 10 foto preferite una volta terminato il concorso (30 settembre 2011). La valutazione dei visitatori/partecipanti confluirà infine nella valutazione finale sommandosi al voto di giuria...". Questo è stato regolato bene dal sito che limitava ad una sola possibilità di voto per login ma .... sappiamo che in rete le cose si possono manipolare in tanti modi. Certo è che il gioco di squadra deve aver contribuito per qualche partecipante e danneggiato altri di paesi che non avevano molti iscritti. L'iniziativa avrebbe potuto avere un certo valore se ci fosse stato un premio separato per il voto via web.
Tipi macchine fotografiche   Purtroppo questo anno non possiamo sapere quale cannocchiale è stato usato per lo scatto ma già le caratteristiche della macchina ci dicono molto.
I primi tre vincitori usano tre macchine differenti come marchio, caratteristiche e dimensione, Infatti abbiamo una Evil 4/3 della Panasonic, poi una compatta della Canon (la vecchia ed affidabile 570 IS) e una reflex Nikon D300. In tutto il concorso sono sempre le compatte (PS) ad avere la meglio sulle reflex (DSLR) e le EVIL ma il numero di queste due ultime è aumentato tantissimo con la presenza anche di alcune Full Format.
   Come abbiamo già detto è davvero interessante notare che il digiscoper da fotografo attaccato alla sua fedele macchina di sempre si sia smaliziato e tende ad aggiornarsi con facilità arrivando anche, per alcuni partecipanti, a presentare 3 macchine differenti e su due formati.
   I marchi sono sempre gli stessi degli anni passati con una leggera flessione della Olympus che non aveva la concorrenza della sua sorella, nel formato, la Panasonic. Quest'ultima ha avuto sicuramente un grande aiuto nella sua diffusione tra i digiscoper, oltre che per il suo valore intrinseco, dalla grande attenzione che alcuni partecipanti a forum di digiscoping inglesi hanno per questo marchio. Da non sottovalutare che stiamo parlando di una EVIL.
doy 2011 marchi   Anche se i modelli di punta sono rimasti quasi gli stessi hanno avuto comunque una netta flessione di numero ed è aumentato sensibilmente il numero totale dei modelli con tutte le nuove entrate.
   Chissà se una simile ricerca sul cannocchiale e sull'oculare avrebbe dato lo stesso risultato e le stesse tendenze.
   Interessanti sono le presenze di macchine recentissime come la S95 e la NEX5.

   La tabella sottostante è molto più dettagliata e cita anche il modello. Abbiamo riunito nella voce "Altre" tutte quelle macchine,PS, DSLR o EVIL, che hanno solo una o due presenze. Da notare che Nikon è presente ai primi posti con due modelli non aggiornatissimi e con qualche problema di copertura del formato. Sue più vicine concorrenti sono le due anziane ed immortali Canon a590 IS (2008) e la Nikon C4500 (2002 !!). La loro qualità ed affidabilità non può essere messa in discussione. Le prime due reflex sono la Nikon D90 (2008) e la canon  EOS 350D (2005)

DOY 2011 modelli macchine fotografiche

   Un ultimo dato interessante è il numero di immagini per soggetti.  Abbiamo diviso 5 categorie; Uccelli, Mammiferi, Rettili, Insetti e riunito in Varie tutte quelle immagini che non facevano parte delle 4 citate. Gli Uccelli la fanno da padrone ma dobbiamo considerare soggetti ripresiche nella fotografia naturalistica, lo potete notare in tutti i forum, è sicuramente la sezione più frequentata e con il maggior numero di immagini. Molto influisce la varietà dei colori e la simpatia degli uccelliI che affascina i fotografi. Va considerato anche che il digiscoping è nato proprio da appassionati che volevano ritrarre i volatili e che è molto più facile e naturale per un ornitologo che ha già un cannocchiale e, probabilmente, anche una macchina digitale. . Stranamente povera è la sezione rettili e insetti.

   A livello del tutto personale vorrei fare presente che alcune immagini di mammiferi avrebbero dovuto figurare in posizioni da classifica non solo per la qualità tecnica ma anche per quella documentaristica con immagini che ritraggono l'animale nel suo vivere quotidiano e non solo in pose statiche o di allerta. Tra tutte .. quelle di TThompson (USA) con l'attacco del lupo e il lupo nella nevicata. Documenti non facili nella fotografia tradizionale e difficilissimi nel digiscoping.

 

 


   Come sapete, questo anno, ho avuto l'onore di fare parte della giuria.
   Un vero onore perché, come potete aver capito, stimo molto questo concorso e vedo quanto sia grande la sua importanza per i digiscoper e per la diffusione e conoscenza del digiscoping tra chi non lo conosce o lo conosce male. Inutile dirvi quanto mi sia pesato non potervi partecipare con le mie immagini e non poter tifare pubblicamente per i nostri colori.
   Ho cercato di fare il mio lavoro in modo coscienzioso ed attento ma è una di quelle esperienze che si fanno una volta e basta. La fatica e il tempo dedicato sono ripagate dall'onore di essere stato scelto ad un tale compito ma non tutto è andato come speravo.
   Il fatto di non aver potuto consultare gli altri giurati mi è mancato molto e, credo, avrebbe dato un segno assai diverso a tutto il concorso con scelte e immagini finali più coordinate e varie.
   L'altra cosa che trovo assolutamente poco appagante per me e per i premiati è l'assenza di un testo con le motivazioni della scelta e del premio finale.
   La sensazione finale è che ho lavorato completamente da solo e non ho la soddisfazione di capire perché e come mai le mie scelte fossero così diverse dai risultati finali.
   Ultima nota narcisistica, permettetemelo, ma è segno di quell'isolamento che citavo, è l'assenza del mio nome dal sito del concorso.
Il mio come come quello di altri. La giuria deve essere pubblica .. per correttezza nei confronti dei partecipanti, per stimolare la correttezza dei giudici e il senso di partecipazione di tutti.

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Il treppiede e la testa  breve guida
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● - Digiscoping in notturna  Le esperienze e i consigli di un nostro amico.
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Un tentativo di semplificare la scelta e la conoscenza dei dati per conoscere il miglior oculare  da abbinare alla macchina fotografica e al suo obiettivo

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