Test - Le Mirrorless Panasonic GF3, Olympus E-PL3 e Sony NEX-5n   pag. 1/4

 

SPECIALE  EVIL

Speciale EVIL

   Avevamo già avuto modo di provare delle mirrorless con la Sony Nex5 e la Olympus E-PL1 con risultati davvero incoraggianti e stimolanti tanto da organizzare un confronto più diretto. Per l'occasione la Sony ci ha fornito, in attesa della NEX7, la NEX5n che è l'evoluzione della gia testata NEX5, Olympus la E-PL3 che è il secondo modello più evoluto della sua linea micro 4/3 e la Panasonic la GF3, che, pur non essendo il modello di punta della linea micro 4/3, è assai interessante per il digiscoping per le dimensioni, peso e caratteristiche avanzate d'uso. La scelta della GF3 è stata fatta in attesa della G3.
 
  Dobbiamo precisare che il confronto è tra macchine con il sensore di due differenti misure dove la Sony ha il più grande.

   Per ogni riferimento all'uso "classico" della SONY NEX-5 vi invitiamo a consultare la prova eseguita da Dpreview o Imaging Resurce,  noi, come sempre, cureremo solo gli aspetti che maggiormente possono interessare un digiscoper.

Le tre mirrorless viste di fronte

Le tre mirrorless viste porteriormente
Le tre mirrorless viste da sopra

Le caratteristiche principali delle 3 macchine sono

Olympus E-PL3 Panasonic Lumix GF3 Sony NEX-5N
Compatta e portatile con finiture in metallo Ia più piccola e leggera fotocamera ad ottiche intercambiabili al mondo Corpo in lega di magnesio , solo 269g * e sottile, 38,2 millimetri
Sensore 4/3 da 12,3 Megapixel Live MOS Sensore 4/3 da 12,3 Megapixel Live MOS Nuovo grande sensore da 16.1 megapixel effettivi
Fattore di moltiplica 2x Fattore di moltiplica 2x Fattore di moltiplica 1,5x
Sensore prodotto da Panasonic Sensore prodotto da Panasonic Sensore prodotto da Sony
Nuovo e potente processore d'immagine TruePic VI   Migliorato il processore  Bionz
Estrema velocità  di AF Advanced System AF veloce e precisio. Velocità di AF anche in modalità tracking di oggetti con velocità di scatto fino a 10 fps a piena risoluzione e video Full HD a 60p
     
Display da 3" inclinabile LCD 460.000 punti Display da 3" LCD fisso
full
tuchscreen - 460.000 punti
Display OLED da 3" inclinabile LCD tuchscreen
Effetto immagine modalità creative Avanzate iA (Intelligent Auto) mode per una maggiore libertà creativa + iA Plus. Effetto immagine modalità creative
Audio stereo Dolby. Microfono esterno Opzionale Audio mono. nessuna presa per  microfono esterno Audio stereo. Microfono esterno Opzionale
Misure 109,5 x 63,7 x 37,3 mm. Peso 313g. Misure - 107,5 x 67,1 x 32 mm
Peso 221g.
Misure - 111 x 59 x 38 mm
Peso 269g.

 Notizie di base sulle EVIL.

Pentax pankacke   Oramai sappiamo tutti che le EVIL (Electronic Viewfinder Interchangeable Lens - Mirino elettronico lente intercambiabile) dette anche mirrorless sono macchine fotografiche ad obiettivo intercambiabile che, alla ricerca di compattezza e semplicità, hanno eliminato lo specchio e il prisma ma usano i sensori più grandi di una compatta (da 5 a 9 volte). Le EVIL, sviluppate da queste basi con soluzioni distinte per ogni produttore, devono il loro successo, non da tutti ritenuto scontato, grazie alla scelta dei produttori di dotare gli apparecchi di menu molto semplici ed intuitivi e ottiche molto compatte (pankacke).  Un esempio di compattezza è il Pentax SMC DA 40mm F2,8 XS.con uno spessore di appena 9,5 millimetri per 52 grammi di peso progettato per la nuova K-01.
   Inizialmente si pensava dovessero essere indicate come macchine di passaggio tra le compatte e le reflex ma il loro grande sviluppo ha portato a modelli di elevate prestazioni (Sony Nex7 e Olympus OM D E-M5) ed oggi bisogna rivedere le prime impressioni ed assegnare un posto molto ben definito e chiaro a questo sistema.
   Il successo commerciale, con fette di mercato consistenti in grande sviluppo, ha fatto ricredere molti scettici. Basti ricordare che le EVIL sono state nel 2011 il 35% della produzione di apparecchi e che nel solo mercato giapponese (quello che fa tendenza) la quota delle EVIL era del 51,4% tra le vendite di fotocamere ad obiettivi intercambiabili.

   Ma ... perché un digiscoper dovrebbe passare dalla affidabile compatta che lo ha assistito per anni ad una EVIL?
   I motivi sono molti e molto si discuterà su questa scelta anche se gli aspetti più vantaggiosi sono evidentissimi.
Proporzione dimensione sensori   La scelta del grande formato ci porta ad una qualità maggiore dell'immagine ma necessita, parimenti, di un cannocchiale di alta qualità per poter sfruttare al massimo le caratteristiche del sensore e delle nuove ottiche. Anche se il fattore di ingrandimento diminuisce aumenta la possibilità di lavorare ad alti ISO senza l'angoscia del rumore elettronico che affligge le compatte quando si superano i 400ISO. Dobbiamo prestare maggiore attenzione alla messa a fuoco perché diminuisce, a parità di focale risultante, la profondità di campo ma possiamo usare ottiche più luminose e cromaticamente più corrette. Non rinunciamo alla praticità della compattezza ma abbiamo maggiori possibilità di controllo e la possibilità di usare un RAW che è assai più pulito ed efficiente. La qualità della resa del colore e della sua profondità unita al maggiore dettaglio ci darà immagini molto più gradevoli con la sensazione di una maggiore pulizia e minor effetto della maschera di contrasto che verrà usata con valori assai inferiori. L'uso di un mirino elettronico ci avvicina ancora di più alla efficienza delle reflex negli scatti a raffica seguendo il soggetto in movimento.
   Di contro bisognerà avere maggior cura nel progetto e realizzazione degli adapter e una maggiore cura ed attenzione nell'uso e conservazione della macchina. Batterie e schede di memoria dovranno essere più capaci.
   Se non si opta per le vecchie ottiche, perdendo alcuni automatismi, la spesa finale sarà superiore a quella di una compatta ma inferiore a quella di una reflex di pari possibilità e qualità.
   Nell'immagine con la proporzione tra i vari sensori delle mirrorless (cliccabile) abbiamo non a caso posizionato anche il full frame perché ci auguriamo che, pur nella maggiore complessità nel digiscoping, presto vengano usati anche su queste macchine per raggiungere un ulteriore livello di qualità.  Speriamo non si ripeta la sciocca corsa al numero di pixel su superfici troppo piccole per certi numeri ed allo stesso tempo ci auguriamo che non si ecceda nell'intervento sull'immagine da parte dei processori interni.


Ottiche

   Ad oggi (04-2012) sono 6 i sistemi a baionetta mirrorless conosciuti:
- Leica M Le storiche macchine a telemetro.
- Micro 4/3 di Olympus, Panasonic, Sigma, Toy Lens, Zeiss e Voigtländer. Anche Tokina e Tamron iniziano a proporre ottiche 4/3.
- NX di Samsung.
- E-Mount di Sony.
- 1 Nikon per le piccole nuove Nikon dal piccolo sensore.
- Q Pentax dal sensore piccolissimo.
- K Pentax Con un enorme parco ottiche.
- X mount di Fujifilm.

Tra le grandi aziende solo Canon (pur avendo presentato diversi brevetti che fanno pensare ad un progetto mirrorless) non ha ancora in catalogo una EVIL.
   Oggi il parco ottiche si è molto ampliato coprendo molte focali con zoom ed ottiche a focale fissa. A vantaggio di queste macchine c'è anche la comodità di usare, con semplici anelli di raccordo, ottiche del sistema reflex sia digitale che analogico. A queste si aggiungono anche ottiche di altre marche che, pena la perdita di automatismi, si possono adattare senza alcuna difficoltà. Gli anelli di raccordo hanno da un lato la baionetta compatibile con il corpo macchina e dall'altro lato quella dell'obiettivo ad una distanza che deve essere compatibile con quelle delle vecchie macchine che interponevano lo specchio tra ottica e sensore o pellicola. Ogni adattatore ha una distanza specifica che varia da marchio a marchio (Olympus-Canon, Olympus-Nikon, Olympus micro4/3-4/3, Olympus micro4/3-Olympus OM, ecc.). Non con tutti gli abbinamenti si perdono gli automatismi e le case produttrici di macchine fotografiche hanno in catalogo anelli specifici per applicare le loro ottiche del sistema digitale reflex mantenendo una buona parte degli automatismi elettronici e meccanici. La unica eccezione è la Pentax K-01 che può montare tutti gli obiettivi con la baionetta K prodotti dal 1975 senza anelli o adattatori.
   Alcuni anelli universali sono dotati di un cip che segnala la corretta messa a fuoco ed anche i valori impostati nell'ottica. Con una spesa molto contenuta si possono, quindi, usare le ottiche che già abbiamo in casa o che possiamo trovare di seconda mano nei negozi di aste su internet.
   Nei primi anni si ricorreva spesso a questi accorgimenti ma oggi il parco ottiche si è molto ampliato e risulta più vantaggioso l'acquisto di ottiche studiate appositamente per questo formato. Olympus, Panasonic e Leica (4/3) hanno una compatibilità tra loro pressoché totale mentre questo non accade tra Sony, Samsung, Pentax, Fujifilm e Nikon.

Schema e differenze

Controllo dell'immagine.

   L'aver eliminato lo specchio e il prisma obbliga la visione preliminare via LCD con alcuni piccoli limiti. I modelli più raffinati hanno la possibilità di un mirino elettronico esterno o integrato nel corpo macchina. Il grande sviluppo tecnologico degli LCD ha permesso di avere un immagine molto ben definita da poter usare anche per la messa a fuoco manuale. Assai comune è la possibilità di LCD mobili che ci permettono la comoda visione in quasi tutte le posizioni di scatto. A vantaggio del live view c'è anche la possibilità di ingrandire 7x ed anche 10x per una corretta messa a fuoco sulla parte precisa del soggetto. Anche i piccoli mirini elettronici sono sufficienti per i controlli base tranne che per la resa del colore che è quasi sempre molto fredda e non uguale allo scatto.
   I produttori si sono dovuti adeguare necessariamente alla messa a fuoco a rilevazione di contrasto che è più preciso in situazioni di buona luminosità e contrasto ma diventa lento e poco affidabile con ottiche buie e in situazioni di assenza di contrasto.
   Un vantaggio da non sottovalutare è la visione dell' immagine al 100% anche con macchine economiche. Ricordo che le reflex più economiche non hanno un mirino a prisma ottico ma a specchi che ci fa perdere, durante la visione e il controllo, parte dell'immagine che poi verrà impressionata.
   Questo sistema ha come limite anche la minore sequenza di scatto visto il complesso meccanismo dell'otturatore meccanico che funziona con doppio meccanismo rispetto ai sistemi reflex tradizionali con mirino ottico. Infatti, per consentire la composizione sul display LCD, il sensore deve essere sempre esposto con l’otturatore che deve rimanere sempre aperto. Lo scatto ha quindi un movimento doppio dell'otturatore. Risulta chiaro quindi che, in linea di massima, le EVIL, sono macchine assai meno performanti nell'uso della MaF Continua in situazioni di scatto a raffica veloce. I vari produttori hanno risolto molto efficacemente il problema ed oggi abbiamo macchine che possiamo anche definire veloci nella sequenza.
   Il problema più critico era la gestione della resa del sensore che, sempre acceso, aumentava considerevolmente la sua temperatura con conseguente aumento del rumore termico e peggioramento della qualità dell'immagine oltre ad un aumento del consumo della batteria. Maggiore è sensore più critica è la sua temperatura. Anche questi ultimi limiti si sono risolti grazie a soluzioni tecniche ed all'uso di materiali più sofisticati ed innovativi (i nuovi sensori hanno un minor consumo elettrico) ... solo il consumo delle batterie, anche se migliorato, non è paragonabile alla resa delle reflex e consigliamo sempre l'acquisto di una seconda batteria di aiuto specie se intendiamo anche riprendere dei filmati.
   Una maggiore attenzione va fatta sulla protezione e pulizia del sensore che è, chiaramente, molto più esposto di una reflex dove già solo lo specchio è un ottima difesa. Fortunatamente i sensori hanno ottimi sistemi di pulizia meccanica e una superficie protettiva molto più robusta (vanno comunque puliti con attenzione e i giusti accorgimenti).

 

Riprese video

Uno dei vantaggi dell'assenza dello specchio è la possibilità di riprendere agevolmente dei filmati. Quasi tutte le EVIL hanno un comando specifico per questa funzione che diventa sempre più richiesta. Le reflex si sono adeguate con diversi accorgimenti ma è con le EVIL che la cosa risulta più pratica e fattibile specie da quando alcuni modelli permettono la messa a fuoco automatica continua. Non dimentichiamo che Panasonic e Sony sono produttori di cineprese da molti anni e tutto il loro know-how è stato applicato ad un sensore molto più grande di quello normalmente usato per le cineprese a tutto vantaggio della qualità.
   Nel digiscoping il problema rimane la messa a fuoco che deve essere fatta con il cannocchiale ma alcuni obiettivi, come lo zoom della Sony, ci permettono, grazie alla loro costruzione ottica ed ai movimenti tutti interni, un grande margine dell'automatismo che raggiunge anche i 7m. I nuovi obiettivi Olympus e Panasonic hanno delle caratteristiche molto simili ma una maggiore velocità.


Molto interessante e rapido il video prodotto dal famoso negozio americano B&H dove vengono presentate le mirrorless più conosciute nel 2011.

 

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