Test - Sony Alpha NEX-5N

 

 

Avevamo già testato la Sony Alpha NEX-5 con grande soddisfazione per la resa della macchina ed anche dello zoom nonostante non fosse al massimo della copertura con gli oculari standard ma richiedesse un oculare Ler o specifici come il Kowa TSN-VA3, ed ecco che arriva il suo aggiornamento con questa versione NEX-5N dove la Sony dimostra, con un intervento molto attento ed efficace, di avere a cuore il formato delle mirrorless e di curare le esigenze dei suoi clienti. In questi giorni è stata presentata anche la nuova entry level  Sony Alpha NEX-F3 che, pur nella sua semplicità è ancora un altro grande passo avanti nell’evoluzione di tutta la gamma.

   Per ogni riferimento all'uso "classico"  vi invitiamo a consultare la prova eseguita da Dpreview o Imaging Resurce,  noi, come sempre, cureremo solo gli aspetti che maggiormente possono interessare un digiscoper.


Sony NEX-5N 

Sony Italia si è dimostrata subito disponibile al nuovo test inviandoci una NEX-5N ma sempre con lo zoom di serie che avevamo già analizzato nel test precedente, il  Sony SEL-1855 OSS un 18-55mm. Quando ci siamo incontrati al Photoshow di Roma ci hanno spiegato che non avevano ancora disponibile l'ottica che avevamo richiesto, il più interessante SEL50F18 , un 50mm f/1.8 ma che avremo modo di testarlo con una nuova macchina nei prossimi test.


In cosa si differenzia la NEX-5N?

 

Sony NEX-5N

Sony NEX-5

Sensore APS CMOS Exmor™ HD 1.5x

** 16,1 milioni di pixel effettivi

14.2 milioni di pixel effettivi

Corpo

** in lega di magnesio (Elemento anteriore e superiore)

in lega di magnesio (Chassis parziale)

Corpo Obiettivi

Metallo

Metallo

Baionetta

Sony E-mount

Sony E-mount

Velocità massima scatto

** 10 FPS

7 FPS

Mirino Elettronico

** Accessorio,  opzionale (FDA-EV1S)

No

Compatibilità  SLT Adapter

** Sì

No 

LCD touch-screen

** Sì

No

Correzione dell’aberrazione cromatica e geometrica

** Sì

No

Video

** 1080 60i / p (AVCHD)

1080 60i (AVCHD)

Sensibilità

** SO 100 - 25600

ISO 200 - 12.800

Otturatore a tendina elettronica

** Sì

No

*** - Aggiornamenti o novità.

 

Sony NEX-5n - Lo Zeiss 50mm f/1.8 OSSPer tutto quello che riguarda le caratteristiche comuni al modello precedente rimandiamo al vecchio test … noi vedremo tutte le novità utili al nostro scopo e tutto quello che non avevamo detto o non avevamo “scoperto” durante la recensione della NEX-5.

Prima di tutto dobbiamo dire che bisogna essere molto attenti per scoprire esternamente qualche differenza estetica. Infatti l'evoluzione è tutta interna sia nella scelta dei materiali che nell’elettronica. Per i materiali è stato fatto un sensibile passo avanti nella ricerca di solidità avendo scelto di eliminare molte parti in plastica. Ora la scocca è tutta in lega di magnesio come si addice a una semi professionale con la grinta di una vera combattente. Una soluzione che ha anche diminuito il peso di quasi 20g. Misure e forma rimangono le stesse ed è così che è rimasto anche quell’incavo sulla parte inferiore, tra il foro filettato per la testa del treppiede e il vano batteria. Non avere un ampia superficie di appoggio ci penalizza quando scegliamo di usare degli adapter per lo scatto a flessibile che, generalmente, vengono fissati proprio in quella parte filettata e devono inclinarsi alla ricerca dell’allineamento con il pulsante di scatto. Il modello maggiore, la NEX-7, non ha questo incavo così come la recentissima NEX-F3. Un'altra bella novità è la presenza del touch screen che, anche se non completo come nella Panasonic, è assai funzionale con funzioni a noi molto utili come la rapida scelta del punto di esposizione e messa a fuoco.
L’ultimo cambiamento da segnalare è un insieme tra evoluzione meccanica ed elettronica. Si tratta del nuovo otturatore elettronico a tendina che ci risulta essere meno rumoroso e molto meno fonte di vibrazioni. Questo è un grande passo avanti anche nelle prestazioni finali con grandi performances di scatto continuo che raggiungono i 10 fps con schede di memoria veloci.

Sony  sensore Exmor CMOSMa è nella parte elettronica che i cambiamenti sono tanti e fondamentali tanto da far pensare ad una nuova macchina. Il primo e più evidente è il sensore che è il nuovissimo CMOS Exmor™ HD da 16,1 milioni di pixel effettivi (2 milioni in più) che reggono ancora bene le dimensioni del sensore di 23.4 x 15.6 mm. Il sensore è affiancato a una nuova versione appositamente ottimizzata del processore BIONZ che, tra le varie caratteristiche, porta la sensibilità massima fino a ISO 25600. Ci eravamo già espressi sulla buona resa ad alti ISO ed adesso possiamo solo constatare che la NEX-5N ci da immagini ancora migliori e una maggiore estensione degli ISO con  buona definizione, basso rumore e buon controllo dei colori.
   Le modifiche apportate ai circuiti hanno anche permesso di ridurre i livelli di rumorosità e migliorare così la qualità delle registrazioni audio stereo.

Nel caso della Sony forse risulta poco “sportivo” confrontare le immagini con le altre mirrorless dei nostri test vista la maggiore dimensione del sensore, 328 mm2  contro i 225 mm2  del 4/3 (.una superficie superiore quasi del 50%). Questa grande differenza comporta un parametro di valutazione assai complesso vista, a parità di ISO, la superiorità sia nel rumore elettronico che nella gamma dinamica. A questi parametri fisici dobbiamo anche valutare l’efficienza del motore interno di ogni macchina ed è qui che entra in gioco il processore Bionz della Sony. Il risultato del suo consistente miglioramento lo possiamo confrontare nei test effettuati dalla oramai già citata DxOMark che sottopone a test valutativo i sensori e la loro resa nel RAW. La Sony NEX-5N supera la sua antenata e le mirrorless 4/3.

Confronto tra il sensore Sony e il 4/3 Confronto tra il sensore Sony e il 4/3 - Rumore elettronico
DxO Sony Olympus DxO Sony Olympus SR
Confronto con la vecchia NEX-5 Confronto con la vecchia NEX-5 - Rumore elettronico
Confronto tra le due NEX-5 Confronto con la vecchia NEX-5
Per tutte le altre valutazioni vi invitiamo ad andare al sito DxOMark

Queste sono valutazioni da tenere in considerazione soprattutto se le nostre immagini dovranno essere stampate su formati più grandi di un “normale” 30x40 ma sono comunque da tenere in considerazione per la resa generale del colore e della sua profondità. Come abbiamo già detto in un'altra sezione tecnica del sito, l’aumento del formato, comporta, nel digiscoping, una diversa focale dell’obiettivo e una minor resa della profondità di campo dove, l’abbinamento a tutta l’ottica del cannocchiale, comporta un sensibile stravolgimento pratico se confrontato con sensori dalle dimensioni inferiori.  A noi piace vedere la grande qualità colore e definizione e sopportiamo stoicamente tutti gli altri limiti pratici. Difficilmente potremo notare le differenze di qualità se ci limitiamo a quello che vediamo nel web e nel nostro forum di immagini ma, oltre che in stampa, anche solo a monitor e alla massima definizione la differenza è palese. Basti dire che con alcune immagini scattate dalla NEX-5N non abbiamo fatto nessun intervento in post produzione se non quello di riduzione del formato e della sua risoluzione per esigenze di praticità.

Il menu e la sua grafica non sono cambiati e rimangono, a nostro avviso, da perfezionare per velocità di accesso ai comandi e anche nella loro disposizione logica. Sono stati inseriti nuovi comandi per effetti creativi ed elaborazioni delle immagini direttamente dalla macchina come Olympus ha insegnato. Tra tutti ci è piaciuto quello che crea immagini panoramiche da più scatti simultanei. Abbiamo provato anche in digiscoping con risultati davvero interessanti. Non facile ma nemmeno impossibile.

Sony NEX-5n schema internoA questo punto non rimane che sperimentare sul campo tutte queste migliorie.
  Abbiamo, questa volta, cercato di esagerare nel metterla in crisi grazie anche al brutto tempo che ha imperversato nel periodo dei test e il buon numero di macchine che avevamo a disposizione per un confronto direttamente nello stesso ambiente. Un vero peccato è stato non avere a disposizione il 50mm che avrebbe posto la NEX-5N molto più vicina alle situazioni ottiche delle contendenti.
  La prima cosa che abbiamo notato era l’ottima resa nella definizione e nel colore in situazioni di basse luci e ad alti ISO. La migliore in assoluto tra le mirrorless ma anche tra alcune reflex.
   Dobbiamo notare che, pur se molto veloce, la MaF automatica non era velocissima e sicura come con la Olympus ma lavoravamo con un ottica più buia e il confronto e valutazione finale deve tenere seriamente in conto questo gap. Pur nella criticità della situazione il numero di scatti buoni è alto e la velocità è comunque maggiore di quella di una compatta o di alcune reflex. In questi casi ci viene in aiuto il touch screen dove possiamo dare con un tocco il punto preciso dell’area di valutazione. Questa area non è così modulabile nella sua dimensione come nella Panasonic ma è funzionale e veloce nell’uso tanto da renderre questo un processo molto più veloce rispetto all'utilizzo dei controlli direzionali..
  
Lo schermo, usato in scatto manuale, è molto affidabile e definito per la regolazione della MaF che si avvantaggia di un ottimo contrasto del display TruBlack. Questo LCD vanta una tecnologia per ridurre al massimo la dispersione e rifrazione della luce dandoci sempre, in ogni situazione, immagini di grande contrasto e definizione.  Questa qualità è evidente e palese tanto da classificarlo uno dei migliori LCD che abbiamo potuto testare.
   Avere 9 tasti (esclusi l’interruttore e lo scatto), tra i quali 3 sono programmabili da noi, per selezionare funzioni in modo rapido e personalizzato, aiutati anche dalla possibilità della scelta precisa e continua del punto di MaF ed esposizione, ci aiuta moltissimo nella ricerca di velocità e del miglior settaggio della macchina.
Noi abbiamo dato ai 3 pulsanti programmabili:
1 - la funzione della selezione veloce della sensibilità ISO,
2 - le impostazioni di messa a fuoco automatica in modo che si può passare facilmente tra autofocus e messa a fuoco manuale
3 - la selezione della calibrazione dei bianchi. Solo questa ultima non è stata variata con frequenza visto che siamo abituati a dare un settaggio preciso all’inizio di una sessione di scatti.

Sony NEX-5N - Movimenti LCDIn tutti gli scatti e settaggi abbiamo sempre, volutamente, tolto ogni effetto interno impostando tutti i comandi immagine nella opzione normale o neutra. Il controllo di sovra o sotto esposizione era sempre correttamente riportato sia dall’immagine del visore che nella scala, in basso al centro, dell'LCD.

Nelle nostre prove abbiamo spesso escluso anche il comando della messa a fuoco automatica. In questo caso dobbiamo assicurarci di aver disabilitato nel menu principale il comando della MaF automatica per poter sfruttare una caratteristica davvero utile e pratica. Girare leggermente la manopola della messa a fuoco dell’obiettivo è sufficiente per avere immediatamente un ingrandimento dell’immagine nell’LCD  (9.5x oppure 4.5x) cosi da controllare accuratamente la nostra azione. Questo è molto utile nel digiscoping o nella macro quando il soggetto è molto immerso tra elementi di disturbo

Anche con la NEX-5N abbiamo provato a lavorare con obiettivi non E-Mount usando un anello convertitore che abbiamo acquistato in rete. Con queste ottiche perdiamo tutti gli automatismi e anche la messa a fuoco automatica. Non possiamo sfruttare l’ingrandimento automatico al tocco del comando dell’obietivo ma ci viene in aiuto un a funzione analoga azionabile e regolabile dal tuchscreen che ci permette di ingrandire l’immagine sul visore fino a 10x grazie ad un cursore progressivo. Pratico ma non veloce come nella Panasonic GF3 che si aziona con due “colpi” sullo schermo. A differenza della Panasonic questo comando ha il vantaggio che si può azionare in tutte le modalità ed è ad ingrandimento graduale così da scegliere il rapporto migliore per la MaF manuale.

La cosa più curiosa, del confronto con la vecchia NEX-5, è constatare che entrambe hanno la stessa batteria ma la durata è assai diversa. A questo punto le possibili soluzioni sono due; o noi avevamo sbagliato la valutazione nel primo test o sono stati migliorati sensibilmente tutti i consumi tanto da rendere questa macchina la più parca in consumi tra tutte le mirrorless in prova. Ad intuito ... diamo più probabile la seconda ipotesi.

Sony NEX-5N - PosterioreAbbiamo voluto provare a usare anche in digiscoping l’Object Tracking AF, la funzione azionabile dal menu che può bloccare su un oggetto specifico e mantenere la messa a fuoco anche quando il soggetto si muove. In alcune situazioni dove l’ambiente è molto pulito ed il soggetto non si muove rapidamente questa funzione è stata, in effetti, assai utile e funzionale. Utile per poterci concentrare nella scelta dell’inquadratura. In ogni caso è da usare con attenzione perché potremmo perdere la MaF se non siamo molto attenti a seguire il soggetto con movimenti molto lenti e fluidi.  Il soggetto su cui bloccare messa a fuoco è facilmente selezionabile mediante il touchscreen o il pulsante centrale della manopola di controllo.

Nelle nostre prove ci siamo “divertiti” a esporre le immagini a ISO anche molto alti e il rumore è stato sempre sorprendentemente basso se non addirittura assente. Il rumore del colore ha una ottima resa sia nel JPG che nel Raw dove , chiaramente, compare un poco nelle zone d’ombra se schiarite in PP (dovuto al file non trattato dalla macchina). Alle sensibilità più spinte compare il rumore di luminanza specie nei JPG ma le immagini sono sempre molto ben leggibili.

La Sony NEX-5N in formato RAW offre una risoluzione molto più elevata e ha una performance nel rumore, con la luce del giorno, leggermente migliore   d'altra parte, sempre confrontato con JPEG, perde qualcosa nella dinamica ma questo è sicuramente dovuto all'ottimo lavoro del processore.
La risoluzione è ottima e non decade anche a alte sensibilità, fino a ISO 12800. Questo preserva la perdita di texture che è così contenuta da non essere percepita alla sola visione a monitor o in stampe di dimensioni fino ad un 40x60.
Il rumore visivo rimane contenuto fino a ISO 3200 anche se la dinamica è superiore solo alle sensibilità inferiori.

Il fascino più grande di questo sensore (lo stesso usato anche da Nikon e Pentax) è la sua capacità di registrare un alta gamma dinamica. DxO lo classifica con un valore di 12.7EV risultando uno dei più alti in assoluto con una resa ottima nel numero di dettagli sia in zone di luce come di ombra.

La correzione del bianco è assai fine e regolabile con precisione anche da noi. Questa è una soluzione che ci piace molto perché possiamo così controllare anche le dominanti di cannocchiali e oculari.

Le immagini di esempio che seguono sono state scattate in buona parte nel formato RAW elaborato con il programma di foto ritocco DxO Optics Pro

 Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x -  Migliarino di palude - 100%  200ISO  Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x -  Migliarino di palude - 100%  200ISO  -  Crop 1:1
Sony NEX-5N  - Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x -  Migliarino di palude Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x - Cinciarella -  Crop 1:1
Sony Nex-5N+Nikkor S 50mm f1.4 ZEISS Victory DiaScope 85 T* FL Vario 20-75x 30X - 80% 400ISO  Controllo ombre Sony Nex-5N+Nikkor S 50mm f1.4 - Nikon EDG 85- 20x - Capinera - 100% 400ISO
Capinera - Controllo automatico delle ombre Sony NEX-5N + Elmarit 45mm f/2.8 - Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x -Capinera - 100% 400ISO  crop 1:1
Sony Nex-5N+Nikkor S 50mm f1.4 Marzaiola
Kowa TSN 883 Prominar + Kowa 30x 800ISO
Avocetta -  Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x 400ISO
marzaiola Fringuello
   
Gabbiano - Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x 800ISO - Crop >50% Totano moro - Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x  1600ISO - no Crop
Cincia Bigia - immagine realizzata con Totano moro - Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x  1600ISO - no Crop
Fenicotteri TSN 883 Prominar + Kowa TSN-VA3 14x 200ISO Fenicotteri TSN 883 Prominar + Kowa TSN-VA3 14x 200ISO
Olympus E-PL3  -Passera scopaiola Pettirosso - immagine realizzata con Olympus E-PL3+ Zoom 14-42 IIR
Schiribilla TSN 883 Prominar + Kowa TSN-VA3 14x 100ISO Picchio muratore TSN 883 Prominar + Kowa TSN-VA3 14x 400ISO
Olympus E-PL3  -Passera scopaiola Picchio muratore TSN 883 Prominar + Kowa TSN-VA3 14x 100ISO

Concludendo

  Sony, esteticamente, non ha fatto un re design della sua mirrorless ma la ha migliorata con interventi di grande sostanza per renderla ancora più robusta e solida. Le prestazioni sono migliorate sensibilmente e sono stati aggiunte nuove funzioni che non sono solo dettate da esigenze commerciali ma da un vero e concreto progetto per migliorare le prestazioni e la qualità d’uso.

Il risultato è una macchina rivolta ad un utente evoluto ma anche a quello esperto che cerca compattezza e praticità senza compromessi o rinunce alla qualità d’immagine.

Una macchina che ci conquistò al primo test e ci ha affascinato del tutto in questo ultimo lasciandoci con la curiosità di assistere alle sue prossime evoluzioni e sviluppi.

"NEX" sta per "New E-Mount Experience" ... e noi vorremmo proprio seguire con attenzione questa nuova stimolante esperienza.

  Cosa ci è piaciuto
La qualità finale dell'immagine per contrasto definizione e anche colore
Sensore di grandi dimensioni e ottimo processore
Grande gamma dinamica
Ottima resa del RAW
Ottima velocità di scatto.
Buona velocità della MaF e ottima sequenza di scatto.
Schermo LCD mobile con ottima resa del TruBlack
Dimensioni davvero contenute e molto pratiche nel digiscoping
Buona scelta di pulsanti programmabili
Buon controllo della MaF in manuale.
Qualità ottica e meccanica degli obiettivi con movimenti interni.
Grande qualità del video HD 1080 con varie opzioni e controllo manuale.
  Cosa non ci è piaciuto
La MaF a rilevazione di contrasto lenta e imprecisa a basse luci
A noi non convince ancora la scelta e la ergonomia del menu.
Il tuchscreen non è attivabile con un bastoncino (ci è riuscito solo con le dita), non è completo e sensibile.

 

Ecco un video abbastanza illustrativo delle caratteristiche della Sony Alpha NEX-5N prodotto da BHPhotoVideoProAudio  


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