Oculari - Doo It Yourself - Un idea tutta fatta in casa
Quello che vi faccio vedere è un
idea nata da un insieme di esigenze
di strumenti per i nostri test e
voglia di passare il tempo cercando
soluzioni con oggetti e materiali di
riciclo.
Nell'articolo sulle
caratteristiche degli oculari mi
costò scrivere che non conoscevo un
modo per calcolare o rilevare la
Estrazione pupillare
(EP).
Mi sono documentato e,
in un sito tailandese di
astrofilia,
ho letto che con un vetro opalino si
poteva osservare il valore di
Pupilla d'
Uscita.
Nel testo si
spiegava che, spostando il vetro
fino ad avere un cerchio nitido si
poteva notare la dimensione
dell'uscita pupillare e calcolarla
con una certa approssimazione.
La soluzione era interessante visto
che si riusciva ad avere due dati in
simultanea e .. uno dei due era
proprio l'Estrazione
pupillare. Il problema era
ora riuscire a calcolarla. Fare le
cose al volo era del tutto
impossibile e poco "professionale".
Il valore che si riusciva ad avere
dopo diversi tentativi era
approssimativo e .. ad ogni
tentativo risultava diverso.
La soluzione era cercare di trovare
un sistema che bloccasse il vetro
all'oculare ma, allo stesso tempo,
permettesse pure la regolazione
lungo l'asse ottico. In questo modo
potevo misurare con calma e con un
regolo di precisione tutti i dati.
Come fare?
Come molti, anche io, non
butto via niente se non dopo aver
visto, smontando tutto l'oggetto
nelle sue parti, se ci sono pezzi
che possono essere utili per
riparare o costruire nuovi oggetti.
Non vi dico quanti pezzi ho e quanti
probabilmente non userò mai ma ..
capita che tra tutti c'è quello che
fa al caso proprio nel momento del
bisogno.
Ed ecco che, tra molle,
mollettine, viti di tutte le
dimensioni e meccanismi con ruote
dentate, trovo una barretta di
metallo a sezione circolare che era
parte della mia
vecchia stampante a getto
d'inchiostro (pezzi analoghi sono
negli scanner). Ricordo di aver
conservato anche l'alloggiamento
delle cartucce che scorreva su
questa barretta e, con lima e
minipimer lo
elaboro e semplifico fino ad avere
una base da cui sviluppare mano mano
il'idea che mi si stava
concretizzando durante il lavoro.
La barretta scorre tra due cilindri
di ottone e, nello spazio tra i due,
ho posizionato uno di quei piedini
in gomma spugnosa
che hanno da un lato la parte
adesiva. Grazie alla sua presenza la
barretta di metallo scorre
frizionata.
Nei vari oggetti raccattati
ho trovato anche due morsettini in
plastica con il fermo a molla che
vengono usati, negli abiti, per
fermare gli elastici (giacche e
pantaloni). Grazie a loro posso
fermare il tutto all'oculare dopo
aver tarato la posizione in modo da
far collimare il punto di partenza
della barretta alla ultima lente
dell'oculare.
A questo punto ho
preso un pezzo di plexiglas
trasparente che ho reso opaco con
della paglietta per pulire le
pentole. Solo dopo mi sono reso
conto di aver commesso l'errore di
trattare le due superfici e non solo
una. Il pezzo di plexiglas ha uho
spessore di alcuni millimetri e non
mi riusciva di capire quale delle
due superfici fosse quella dove si
formava l'immagine. In una misura di
millimetri anche l'errore di 1mm può
essere fastidioso.
Ho rifatto da capo partendo con un
pezzo di plexiglas più grande e
largo al quale
ho applicato, con una colla spry da
tipografo, un ritaglio di carta
velina da progetti.
Mentre mi accingevo a incollare il
plexiglax così preparato alla
barretta di metallo continuavo a
pensare quanto potesse essere
fragile ed è allora che mi è venuta
in mente un altra idea.
I bottoni magnetici delle borse.
Da una vecchia borsa di Paula ho
preso solo la parte magnetica ed
incollata con l'attak al plexiglas.
Tutto
era perfetto e funzionale.
Ecco il risultato che mi permetterà
di calcolare con calma e precisione
la distanza dell'Estrazione
Pupillare
(EP) e il diametro della
Pupilla d' Uscita
(PU).
.
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