Test
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Nikon D7100 e Nikkor AF-S 50mm f1.4 G
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Camera of the Year 2013-2014
Iniziare un test
con la Nikon D7100 vuol dire,
finalmente, entrare in un'altra
dimensione e in un altro
modo di fare digiscoping.
Stiamo affrontando una macchina reflex (DSLR) semi professionale dalle caratteristiche tecniche di assoluto interesse. Per la precisione bisognerebbe indicare questa macchina come Nikon vuole che sia identificata, - una macchina che rappresenta il massimo per il formato DX - e quindi per un utente molto evoluto ed esigente in quanto, la casa giapponese, vede solo le Full Frame come semi professionali o professionali. Scopriremo che le caratteristiche della D7100 sono così avanzate da cambiare la nostra valutazione per il futuro. Certo è che, nel digiscoping, una macchina come la D7100 rappresenta una fantastica opportunità.
Come sappiamo, il digiscoping con una DSLR, non è la cosa più semplice ma è inevitabile che, da domani, dovremo indirizzarci verso una tale scelta ... una reflex o una mirrorless.
Il futuro della fotografia amatoriale vedrà sicuramente la lenta ma inesorabile scomparsa delle compatte che saranno rimpiazzate dai cellulari con i quali noi, digiscoper, avremo ben poco da poter “giocare”. Il ritorno a sensori di piccole dimensioni, l’assenza di possibilità del settaggio manuale e la qualità “plasticosa” delle ottiche ci potrà mai affascinare? Pensate a un cellulare, ora in voga, che si fregia di un sensore da 41 MPixel! (con un sensore da 1/1,5 pollici!!) Ma quando mai!! Torneremo alle solite politiche di vendita dei Megapixel!!?
Comunque vada vedo un magro futuro per le compatte mono-ottica tranne che, forse, per le bridge con ottiche zoom estreme ... peccato che non avranno alcuna possibilità nel digiscoping per colpa delle ottiche zoom eccessive sia nei fattori di ingrandimento che nella dimensione del diametro lenti. Abbiamo potuto notare che alcuni produttori hanno cercato di non gettare alle ortiche tutto il know-how accumulato nella precedente produzione investendolo in macchine compatte con sensori APSC o, addirittura, Full Frame. Il problema con questi interessanti oggetti è che quasi mai hanno ottiche adatte al nostro scopo e mai prezzi, per ora, accessibili o competitivi.
Personalmente vedo anche molto
critica la vita delle DSLR
entry-level a meno di un
sensibile riduzione delle
dimensioni e un potenziamento
delle caratteristiche di qualità
e gestione dell’immagine.
Ma, in effetti,
questi
punti si sono già raggiunti e
superati con l’avvento delle
mirrorless.
Ecco che il nostro futuro, a mio avviso, è da concentrarsi nella scelta tra una mirrorless o una DSLR semi professionale oppure professionale. Queste ultime si sono evolute con una sensibile diminuzione di pesi e misure lasciando alle spalle molti limiti che le avevano isolate dal nostro mondo.
Quali sono i limiti di queste ultime?
Uno dei fattori più limitanti è il sistema di messa a fuoco che è quasi sempre solo a rilevamento di fase ma sappiamo per esperienza che, nel 90% delle situazioni, è quello a misurazione del contrasto ad essere più sicuro e performante nel digiscoping. Sappiamo pure che più è grande il sensore maggiore è la nostra esigenza di una MaF precisa perché con il nostro abbinamento ottico si riduce drasticamente la profondità di campo e la luminosità dell’immagine. Evidente quindi che avere un sistema di AF ibrido ci dà una chance in più oltre che a favorirci non poco nel sempre più diffuso video-digiscoping. Provando la Canon 650D e la nuova Sony NEX-6 abbiamo avuto la piacevole sorpresa di avere un sistema ibrido dove le due tecniche convivono efficientemente. Da quando Fujifilm presentò la sua F300 EXR (Luglio 2010) molto interesse ha suscitato l’autofocus ibrido ed oggi sono già molti i produttori che si sono cimentati in questa direzione sfruttando quasi sempre la stessa scelta tecnologica. Vi invito a leggere in rete i numerosi interventi per approfondire l’argomento ma, … per ora … in sintesi … semplifico indicando che i sensori di controllo della MaF a rilevamento di fase sono stati integrati direttamente sul sensore e questo semplifica moltissimo la precisione del sistema e la costruzione meccanica che, in cambio, richiede un processore più potente se non addirittura doppio. Ad oggi sono poche le macchine che sfruttano questo doppio sistema ed è inevitabile che aumenteranno fino a essere considerato come uno standard di fatto.
La vista
frontale della Nikon
D7100 con |
La vista posteriore della Nikon D7100.. |
Nikon ha proposto,
per la MaF, il sistema
ibrido proprio su questa semi
professionale DX che lavora con
il sistema a rilevazione di fase
fino alla luminosità minima di
-2 EV settando la macchina fino
ad un impostazione su 9, 21 o 51
punti. In modalità Live View il
sistema a rilevazione del
contrasto entra automaticamente
in funzione ed è efficiente nelle riprese video dove è
necessaria la MaF continua.
Per ora, al fine
di avere un perfetto controllo
della MaF, dobbiamo concentrarci
sulla scelta di un buon mirino,
possibilmente dotato di prisma
ottico, e su un LCD di qualità
che useremo per poter gestire la
MaF fine su un ingrandimento.
Provando le DSLR Panasonic e la
Sony SLT-A77 abbiamo potuto
provare ottimi mirini
elettronici che ci concedono
molte possibilità pratiche ma
che, in fin dei
conti, pur superando il mirino
a specchi (pentaspecchio) non si possono ancora
paragonare per praticità e
qualità a quello
dotato di prisma
ottico.
La D7100
presenta anche una esclusiva
matrice di filtro colore che
permette di eliminare il filtro
ottico passa-basso aumentando
così la risoluzione e la
nitidezza dell’immagine.
Ma cosa
è il filtro passa basso, Optical
Low-Pass Filter,
conosciuto anche come
anti-aliasing ?
Tra le reflex oggi in commercio solo la Nikon (D800 o D800E) e la Pentax (K-5 II e Pentax K-5 IIs) ci danno la possibilità di scelta se acquistare il modello con o senza il filtro passa basso. Con la D7100 Nikon fa una scelta radicale e propone solo una versione. Da notare che l’eliminazione del filtro passa basso non crea nessun problema con le moderne ottiche a focale fissa e che, nel caso della Nikon D800E, non è stato semplicemente tolto il filtro (questo avrebbe modificato il cammino ottico e richiesto altre modifiche), ma il filtro passa basso è stato sostituito con un elemento che pur mantenendo le quote non va a sfocare i dettagli più fini per contrastare il moiré.
Non sappiamo se lo stesso principio è stato seguito anche con la D7100 ma è certo che una certa differenza la abbiamo potuta notare confrontando le immagini scattate con il moderno 50mm F/1.4G e il vecchio 50mm F/1.4S.
Opinione diffusa
è che con un sensore senza
filtro passa basso si vanno a
perdere dettagli nelle zone
d'ombra o molto scure dove anche
il nero perde corpo e
compostezza. Non ci è parso di
notare queste perdite sia in
digiscoping come in riprese con
flash in studio dove i contrasti
e i neri possono essere molto
profondi.
Più precisamente non
ci è sembrato di notare una perdita se confrontato con
scatti realizzati da altre
macchine "tradizionali" (Nikon,
Canon e Sony). In tutta
sincerità non mi sembrava una
caratteristica da rimarcare ma
... noi abbiamo potuto provare
solo la D7100 come macchina con
un sensore senza filtro passa
basso.
Curioso è notare che tra i
brevetti del 2013 la Nikon ha
registrato un filtro passa
basso
regolabile in base alle esigenze:
tramite un pannello a cristalli
liquidi controllato
elettronicamente e quindi con la
possibilità di spegnere,
accendere o mantenere su livelli
“normale” o “forte" l’intervento
del filtro.
Interessante è anche constatare che Nikon ha fatto una scelta radicale sostituendo anche l'usuale produttore (Sony) prediligendo, in questo caso, Toshiba infatti è stato usato un Toshiba 5105.
Altrettanto
curioso e interessante è
constatare come la scelta della
densità del sensore possa
portare a queste modifiche e che
nessun intervento è stato fatto
o è in progetto futuro
su
sensori inferiori ai 16MlPixel.
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![]() |
Il folder di presentazione | Manuale completo |
Clicca sulle immagini per scaricare il manuale (dal sito Europeo) |
Anche questa volta ci sentiamo in dovere di raccomandare un attenta lettura del corposo manuale pieno di indicazioni, soluzioni, consigli e suggerimenti per sfruttare al meglio la macchina. Mai come questa volta è un ottima lettura.
Per ogni riferimento
ad un
uso "classico""
vi invitiamo a
consultare
le prove
e i test
eseguit
ida
Dpreview
o
Imaging Resurce,
noi, come sempre,,
cureremo
solo gli aspetti
che maggiormente possono
interessare
un digiscoper.. |
Nikon D7100
-
Caratteristiche principali
·
Sensore
-
retroilluminato
APS-C
CMOS DX (1.5x) da
24.1MP
(23,5 x 15,6 mm )
· Risoluzione massima - 6000 x 4000
·
Filtro anti-aliasing - NO vista l'eliminazione del filtro passa basso sul sensore
·
Mirino
-
Pentaprisma ottico copertura
100% .
·
Sensibilità
-
ISO
100-6.400,
estendibile fino a 25.600
· Processore di elaborazione delle immagini EXPEED 3
·
LCD da 3.20″
· Baionetta - Nikon F mount
· Raffica -
5,87 f/s· Peso - 761 g corpo + batteria e 1 memoria. 1.037g con il 50mm
· Corpo macchina - in lega di magnesio impermeabilizzato.
·
D
·
Doppio sistema di rivelazione
per la messa a fuoco e ben 5
valori possono essere
memorizzati.
·
Due tipi di bilanciamento automatico del bianco.
· Scatto remoto - opzionale MC-DC2 oppure wireless WR-R10 e WR-T10
· Riprese video - Full HD MPG4, H264 con microfoni stereo e presa per microfoni esterni.
·
·
Il
corpo
II corpo, la
cui struttura è in gran parte
composto in lega di
magnesio, è molto simile alle
Nikon di fascia alta e presenta
un doppio display LCD, doppio
slot di memoria e una
doppia ghiera di controllo.
Oltre a questo, per
noi, è molto interessante
segnalare la sua
impermeabilità a polvere ed acqua
grazie a un sistema di guarnizioni che sigillano tutto il corpo.
Al tatto
è assai piacevole e facilmente
gestibile anche per chi ha mani
piccole o usa i guanti. La
presa è decisamente molto salda
e sicura lasciando ampi
movimenti nell'uso dei pulsanti
che sono facilmente
raggiungibili e disposti secondo
una logica chiara e intuibile,
aiutati anche da una ottima
iconografia, da superfici
dall'affidabile presa e dallo scatto molto chiaro e
sensibile. Nikon ha cambiato
pochi pulsanti e poche
disposizioni lasciando assai
facile e naturale il passaggio
da un vecchio modello alla nuova
D7100.
Tra tutte le
classiche scelte spiccano alcune
soluzioni ed alcuni comandi che
classificano la D7100 tra le
macchine di classe alta. Ottima
la scelta di fornire un pulsante
di blocco sul selettore delle
modalità di scatto. Ci è
piaciuta la disposizione, la
protezione e la scelta dei
connettori, posti sul lato
sinistro dove troviamo pure una
presa per il microfono, la cuffia e la presa
HDMI, oramai unica uscita video.
Possiamo collegare pure i
WR-1 o WR-R10/WR-T10 Wireless
Remote Controllers (non in
dotazione) che ci permettono di
scattare in remoto collegando
una o numerose fotocamere. Il
nuovo WR-1, il
telecomando senza fili operante
a 2,4 GHz sensibile fino ad una
distanza di 120 m, consente di
modificare le impostazioni
dell'otturatore, del diaframma o
gli ISO.
Allo
stesso tempo, usando la porta
USB e l'accessorio di
comunicazione WiFi. l'UT-1,
possiamo comunicare con un PC
via LAN per ricevere le foto o
pilotare la macchina dal PC grazie al
programma Camera Control Pro2.
Con l'accessorio di
comunicazione Wireless WU-1
possiamo pilotare la macchina
con un cellulare o un tablet.
Alcune soluzioni sono
state pensate per la foto in
studio con flash professionali
ma si sono rivelate altrettanto
utili nel digiscoping.
- Una piccola parentesi: - Abbiamo avuto modo di provare la D7100 anche in studio per riprese di oggetti inanimati o con modelle e tutto si è svolto in maniera assai efficace, rapida ed intuitiva. Questa D7100 è diventata la nostra scelta per le foto di studio. Il Camera Control Pro2 è un buon programma di gestione scatto che ci permette ampi spazi di intervento direttamente dal PC.
Un altro accessorio che risulta essere pratico ed interessante, per noi che scattiamo in esterni, è il GP-1/GP-1A un GPS che ci fornisce e salva nel file dell'immagine tutti i dati e riferimenti della nostra posizione di scatto. Non è fondamentale ma risulta assai pratico per le nostre catalogazioni. Sarebbe stato interessante trovarlo come funzione integrata e non come accessorio opzionale.
La macchina è dotata di una
baionetta Nikon che ci dà la
possibilità di usare una ampia
gamma di obiettivi scelti tra
quelli marchiati Nikkor o quelli
universali.
Possiamo montare ottiche
AF
NIKKOR, inclusi obiettivi tipo
G e D
e obiettivi DX,
obiettivi AI-P
e gli obiettivi
AI senza CPU
.
Non è possibile utilizzare
obiettivi IX
NIKKOR
e obiettivi
non
di tipo AI.
Stesso limite per il teleconverter TC-16AS
AF
Non
possiamo utilizzare il Fisheye
(6mm f/5.6, 7.5mm f/5.6, 8mm
f/8, OP 10mm f/5.6), gli anelli
di prolunga K2 e altre
vecchie soluzioni ottiche.
Dobbiamo sottolineare che la citata assenza del filtro passa basso dovrebbe portare buoni risultati solo con ottiche moderne (studiate per l'uso digitale) o di alta qualità ottica ma, nelle nostre prove con il vecchio 50mm F/1.4S (1966-1974), non abbiamo potuto riscontrare nessun gap anche in riprese di studio con flash e soggetti con texture molto fini e dettagliate Questo risultato può essere interpretato in molti modi ma a noi piace pensare, e ricordare, che i Nikkor sono sempre stati ottimi.
Il
corpo macchina ha funzionato egregiamente con i
cannocchiali
Nikon Fieldscope EDG dotati
del tubo ottico Zoom
FSA-L2 dotato di baionetta
Nikon con i contatti per
comunicare con il corpo macchina. Questo abbinamento è
ottimo lavorando in modalità
di preselezione A o M.
La leggerezza del corpo macchina
permette, con il cannocchiale
EDG
85, di lavorare a "mano
libera" o, meglio ancora, con un monopiede.
L'insieme risulta ben bilanciato
grazie alla scelta di tre punti
di avvitamento alla testa del
treppiede. Consigliamo,
comunque, l'uso di una testa
gimbal che trasforma il tutto in
un sistema veloce anche
nell'inseguimento del soggetto. La luminosità e
chiarezza del mirino ci consente
un ottimo controllo della MaF
manuale
anche con soggetti in movimento.
Affidabile e pratico il
riferimento (bollino verde) nel mirino che
funziona perfettamente con
questa soluzione ottica. Il
riferimento sul controllo
dell'esposizione e l'uso dei due
comandi per la selezione dei
tempi è velocissimo e non ci
obbliga a togliere l'attenzione
sul soggetto. Solo il peso
complessivo, dovuto al
cannocchiale, è il limite più
evidente che ci consiglia sempre
l'uso di, almeno, il monopiede
dotato di una testa a sfera.
Questo abbinamento è stato di grande soddisfazione e divertimento sia per le immagini come per le riprese video che abbiamo realizzato sfruttando la funzione in modalità ritaglio 1.3X. Questa modalità, selezionabile dal menu macchina, ci consente un ulteriore ritaglio sul formato Dx (1,5x) per raggiungere quindi un fattore di crop pari a 2x (come nel formato 4/3). In questa modalità è possibile catturare immagini fisse da 15 megapixel ad una velocità di 7 fotogrammi al secondo e rende possibile la registrazione di filmati a 50/60i. La modalità ritaglio ha un riferimento nel mirino dove possiamo notare che, in questo caso la copertura dei punti di autofocus è, praticamente, a pieno formato. Usando la D7100 con il 50mm e un adapter per il collegamento all'oculare è consigliato l'uso di un cannocchiale angolato o uno diritto ma, pur sempre, dotandoci di una solida barra stabilizzatrice come la Kowa TSN-DA3 o una analoga trovata nel vecchio catalogo Nikon che abbiamo già segnalato nella prova del Cannocchiale.
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Lato superiore sinistro | Lato superiore destro |
Da menzionare sono anche altre caratteristiche che ci sono state molto utili nell'uso in digiscoping:
Resa ad alti ISO - Vero che ci troviamo di fronte ad un sensore DX molto raffinato e pilotato da un efficiente processore ma è sorprendente come si possano avere immagini definite anche ad alte sensibilità senza perdere la qualità del colore e la definizione dei particolari. Iniziammo il test con i "classici" 200ISO ma dopo poche sessioni ci siamo trovati a lavorare quasi sempre a 400 o 800ISO e, spesso, abbiamo abbondantemente superato anche questi. Un esempio estremo è questa immagine che realizzammo con il monopiede e il Kowa TelePhoto+Tubo ottico T2 zoom al minimo (650mm f.8 MaF manuale) L'esposizione era tarata per un -0,7. L'ambiente era illuminato solo dalla fiaccola. Avevamo selezionato gli ISO in automatico. L'immagine è stata caricata con DxO Optics Pro v9 e ridotta per il web a 1024x768 dai 3344x4560. A noi sembra un risultato di grande interesse ... tanto da proporlo anche se non è un digiscoping "Tradizionale".
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La foto | Particolare 1:1 |
Il
Da
notare - La Nikon non ha
dotato questo LCD dei classici
agganci per la copertura di
protezione in plastica ma, dopo
un uso davvero intenso della
macchina, non abbiamo
riscontrato nessun graffio e
possiamo dire che la sua
robustezza è ottima.
Ottimo è il
Nota - Con le
schede molto veloci non
aumentano gli scatti in raffica
ma diminuisce solo il tempo di
registrazione. Assicuratevi che
la scheda nel secondo slot sia
veloce come prima, altrimenti si
potrebbero rallentare le
prestazioni della fotocamera
I
Accedendo al
Menu > Menu Impostazioni >
Salva/Carica impostazioni
possiamo salvare le nostre
scelte o caricare quelle di un
amico. Il file che si crea è un
NCSETUPB.BIN
che viene salvato nella scheda
SD dalla quale potremmo
caricarlo o salvarlo nel
computer come backup. Con questo
sistema ho potuto testare la
macchina con le
impostazioni di un collega tedesco. Scegliere quella
ottimale per l'abbinamento ad un
cannocchiale o ad un obiettivo
con T2 e poi tornare a quella
che si adatta ad un altro.
Ottimo
Allo stesso
modo potreste fare pure voi con
il mio setup se scaricate il
file BIN che trovate
QUI
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La Nital, su nostra richiesta, ci ha fornito questo luminoso 50mm che è un ottimo esempio di costruzione ottica e meccanica. La focale corrisponde ad un 75mm che, nel digiscoping, permette l'uso ti una vasta scelta di oculari e copre, per un buon 75% delle variazioni zoom, anche oculari zoom grand'angolari più critici. La sua luminosità, il suo diametro filtri e la sua robustezza meccanica permettono l'uso di adapter come il DCA e il DA-10 senza creare stress. La sua resa ottica esalta la qualità del cannocchiale e del suo oculare che devono, entrambi, essere di grande qualità. Abbiamo potuto constatare quanto fosse accurato il controllo delle aberrazioni geometriche e cromatiche e quanto fosse fedele la resa del suo colore. Un ottica che ben si allinea alla qualità del sensore della D7100.
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Equivalente ad un 75 millimetri
8 elementi
in 7 gruppi
Made in Cina
|
Il
Nikkor AF-S 50mm f1.4 G
(presentato nel 2008) è
un obiettivo luminoso con lunghezza
focale fissa a 50 mm..
|
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RESA OTTICA |
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MECCANICA |
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PRESTAZIONI |
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IN DIGISCOPING |
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Questo 50mm è compatibile anche con il formato Fx dove ha un angolo di copertura di 46° mentre è di 30° sul DX. Durante la messa a fuoco tutti i gruppi di lenti spostano ma l'elemento anteriore con il passo filtri non ruota e non si sposta così che la lunghezza del barilotto non cambia rendendolo un obiettivo ideale per la fotografia in digiscoping. L'obiettivo monta una baionetta in metallo e una guarnizione in gomma per evitare che polvere o sporco si insinui tra l'obiettivo e il bocchettone di innesto ottiche.
Con questa
ottica i risultati in
digiscoping sono stati molto
buoni con una ottima risoluzione
fino ai bordi dove potevamo
notare una trascurabile perdita
solo con alcuni oculari zoom
grandangolari. Gli stessi erano
gli unici a registrare un inizio
di aberrazione geometrica (per
altro tipica in un obiettivo
f/1.4 50mm non macro).
Il
fatto che con oculari a focale
fissa e con zoom non
grandangolari queste aberrazioni
non fossero evidenti è segno di
una costruzione con centrature
molto accurate tra le lenti e,
al contempo, ci fa
pensare che la causa fossero
proprio questi oculari moderni,
ottimi per l'osservazione ma un
poco più critici nel
digiscoping. Una soluzione, per
chi già possiede questi oculari,
è, in casi critici, quella di
attivare la modalità ritaglio
1.3X.
Il colore è sempre
stato assai fedele senza
rilevanti tendenze ad una
dominante. Da notare che la resa
era molto simile sia su scatti
JPG come con i RAW che non
dovrebbero subire interventi
correttivi del processore
interno alla macchina. Per poche
ore abbiamo potuto provare il
50mm montato su una macchina
full frame notando che aumentava
la vignettatura (poco ma
aumentava). Bisogna dire che era
presente anche in immagini non
in digiscoping. In questi casi è
sufficiente chiudere il
diaframma di un paio di stop.
Questa soluzione è buona solo su
scatti non in digiscoping.
Confrontando l'ottica montata in
digiscoping con altre ottiche di
pari focale (Olympus, Panasonic,
Canon e un vecchio Nikkor)
possiamo dire che ha sempre
prevalso per fedeltà colore
avendo, in alcuni casi, una
leggera dominante calda. La
qualità dell'ottica e del
sensore della D7100 impongono
altrettanta qualità di tutto
l'insieme ottico del
cannocchiale pena una evidente
rilevanza dei difetti di
quest'ultimo. Consigliamo sempre
l'uso di oculari a focale fissa
e di grande qualità.
Sconsigliamo l'uso con adapter
che lasciano aria e luce tra
lente e oculare.
La prima lente
frontale non è così incassata da
creare problemi di copertura per
l'eccessiva distanza dall'oculare
ed è, anzi, davvero molto vicina
con i suoi 4,5cm dal
portafiltri. Ottimo.
Il portafiltri non gira con la
messa a fuoco e l'uso di adapter
come il DCA o il TSN-DA10 è
consigliato e pratico. Il
movimento della messa a fuoco è
tutto interno. Pur non brillando
per velocità, è comunque nei
limiti pratici consentendoci di
fare sequenze anche veloci con
soggetti in movimento.
Nikon D7100 - In questa immagine è Montata con il suo 50mm sul Kowa TSN-883 e l'oculare TSN-VA3. Un insieme molto luminoso adatto alle immagini e ai video. | Nikon D7100 - In questa immagine è Montato il WU-1a, l'accessorio di comunicazione Wireless con dispositivi mobili |
Nikon D7100 - In questa immagine è montato il Telecomando - ricetrasmettitore wireless WR-R10 |
Nikon D7100 -
In questa immagine
onta il
telecomando avanzato multifunzionale Nikon WR-1 |
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Nikon D7100 - L'unità GPS (Global Positioning System) GPS GP-1A registra la posizione esatta della fotocamera al momento dello scatto di una fotografia. | Nikon D7100 - ME-1 il microfono stereo dedicato per filmati con audio stereo impeccabile. L'interruttore filtro taglia-basso e lo schermo antivento evitano l'interferenza del vento o del disturbo a bassa frequenza. |
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Nikon D7100 - Immagine realizzata con Nikon EDG 85 + tubo ottico FSA-L2 | Nikon D7100 - Immagine realizzata con Swarovski ATX 95 + TLS APO 500ISO |
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Nikon D7100 - Immagine realizzata con Kowa Tele-Photo scope 400ISO Svasso piccolo | Nikon D7100 - Forte ingrandimento della immagine precedente Svasso piccolo |
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Nikon D7100 - Immagine realizzata con Nikkor 50mm + Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x | Nikon D7100 - Immagine realizzata con Nikkor 50mm + Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x |
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Nikon D7100 - Immagine realizzata con Kowa TSN 883 Prominar + TSN-PZ + T2 | Nikon D7100 - Immagine realizzata con Kowa TSN 883 Prominar + TSN-PZ + T2 |
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Nikon D7100 - Immagine realizzata con Nikkor 50mm + Kowa TSN 883 Prominar + TSN-VA3 14x | Nikon D7100 - Immagine realizzata con Swarovski ATX 95 + TLS APO |
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Conclusioni
Dopo aver lavorato per moltissimo tempo
con la D7100 e il 50mm f1.4G sento la necessità di dare
un consiglio a tutti quelli che desiderano acquistare
una macchina semi professionale o professionale. Un
consiglio che per molti risulta essere scontato ma che,
purtroppo, non sempre trova riscontro. Se non avete
calibrato il vostro monitor (calibrandolo per la resa
fotografica e non per i giochi o Office) allora andate a
farvi fare una stampa da un laboratorio professionale e
confrontate la resa della vostra immagine con quello che
vedete a monitor. Scoprirete che l'eccessivo
contrasto e la saturazione dei colori mal si addicono al
nostro hobby, la cosa diventerà lampante e fastidiosa
quando vi troverete a osservare immagini prodotte da un
ottimo sensore e da un' ottica che vi faranno riscoprire
il piacere di sfumature di colore naturali e ricche, una
definizione ai bordi del piumaggio senza quegli inutili
contrasti dovuti ad un grossolano uso della maschera di
contrasto, interventi che, a volte, vengono fatti anche
da processori interni al corpo macchina settati
appositamente per un uso generico. Con una macchina come
la D7100 e un'ottica come il Nikkor 50mm F1.4G
ritroverete il piacere di una fotografia che è e vi
sprona ad essere creativa e personale. Solo la grande
fedeltà e qualità complessiva vi può dare tanto e ...
... qui ci siamo! ...
Se consideriamo il costo di acquisto finale non abbiamo problemi nel considerare il corpo macchina ma soprattutto il 50mm come un ottimo investimento dove l'ottica risulta essere anche molto economica. Una considerazione che valuta sia l'uso in digiscoping come quello generico.
Per essere vicina alla perfezione basterebbe già un aumento del buffer, un LCD mobile (utile per il digiscoping e per le riprese filmate) e l'accorpamento del Wi.Fi.
Ci è piaciuto
·
Ottimo
sensore
ottime le prestazioni a bassi ISO sia in formato JPEG come in Raw .
· Mirino ottico a pentaprisma con copertura 100% di grande luminosità.
· LCD (OLED) con funzione Live View grande, definito e luminoso ma non mobile (peccato).
· Interessante sistema ibrido di MaF sensibile e dotato di un gran numero di punti di misura, 51 di cui 15 a croce . (da notare che in digiscoping è quello a contrasto a dare maggiori certezze).
· Ottima qualità costruttiva, ergonomia, solidità e robustezza del corpo macchina. In sintesi - Raffinatezza e attenzione ai dettagli.
·
Numero
complessivo e versatilità
dei comandi e del menu.
· Tropicalizzazione che è sicuramente un elemento a nostro favore.
·
Da Buona a Ottima la
resa della batteria in fotografia e
buona nelle riprese video.
Non ci è
piaciuto
Un ringraziamento al
Distributore:
Nital,
Via Vittime di Piazza Fontana 52 bis,
10024 Moncalieri (To).
infoline 199.124.172 -
www.nital.it
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